L'autunno di via Borgo Palazzo
Negozi chiusi e poche aperture

Ad agosto tanti negozi avevano le saracinesche abbassate. Ma ora che settembre è iniziato, molte non si sono alzate. E i cartelli affissi sulle vetrine recitano: «vendesi» oppure «affittasi». Lo scorcio di Borgo Palazzo è una scacchiera di negozi aperti e negozi chiusi.

Ad agosto tanti negozi avevano le saracinesche abbassate. Ma ora che settembre è iniziato, molte non si sono alzate. E i cartelli affissi sulle vetrine recitano: «vendesi» oppure «affittasi». Lo scorcio di Borgo Palazzo è una scacchiera di negozi aperti e negozi chiusi.

Con la ripresa della normale vita post vacanza non può nascondere di essere un rione costretto a fare i conti con la crisi. In 1.300 metri di strada sono 9 le «botteghe» vuote e, sempre nel tratto che va dal cavalcavia della Circonvallazione fino all'intersezione con via Frizzoni-Camozzi, in 8 hanno cambiato gestione.

La passeggiata in questo rettilineo dello shopping e dell'artigianato inizia al numero 103: qui ci si imbatte nel primo avviso. È affisso al ristorante «Vita» poi divenuto «Pepe Nero». «Lo abbiamo messo in affitto alcune settimane fa - spiega il proprietario Tiziano Ferrari -. Al momento abbiamo in corso alcune trattative».

Di fronte, al 116, da sei mesi ha aperto, invece, il ristorante-pizzeria «Al bacio» (ha sostituito il vecchio «Tre porcellini»). «Abbiamo creato un dehor per cenare all'aperto – spiega Umberto Borelli – qui è tutto in famiglia, mio padre è nella ristorazione da 42 anni».

Salendo verso il centro, sul lato destro, un cantiere cinge l'edificio che un tempo ospitava il bar marocchino «Tanja». Ora resta solo l'ingresso arabeggiante. Solo pochi passi più in là, sul marciapiede di sinistra si notano i colori della scritta «Sartoria Bergamo» che prende il posto della videoteca automatica.

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