Roncobello: il 36enne non si trova
recuperata scarpa del milanese

Una ventina di uomini del Soccorso alpino, vigili del fuoco e carabinieri sono in azione nelle acque del Brembo e nei boschi di Roncobello per cercare un milanese 36enne di cui non si hanno più notizie da domenica mattina. È stata ritrovata una scarpa.

Una ventina di uomini del Soccorso alpino, vigili del fuoco e carabinieri sono in azione nelle acque del Brembo e nei boschi di Roncobello per cercare un milanese 36enne di cui non si hanno più notizie da domenica mattina. È stata ritrovata una scarpa.

Quel che si sa è che il milanese ha lasciato la sua auto, un'Audi A4, regolarmente chiusa, in una piazzola nei pressi del bivio tra Roncobello e Moio de' Calvi e da quel momento di lui si sono perse le tracce. L'auto dovrebbe essere stata parcheggiata in una piazzola nei pressi del bivio per Roncobello domenica mattina. Aveva le quattro frecce accese e sembra sia stata parcheggiata velocemente o comunque non con grande attenzione, data la sua posizione.

Già martedì sera 4 novembre il Soccorso alpino e i carabinieri erano entrati in azione e avevano controllato sia l'area a monte della provinciale 470, sia l'area a valle non tralasciando il fiume Brembo. Stamattina, mercoledì 5, una ventina di uomini del Soccorso alpino si è radunata al bivio, a poco distanza dal ponte di Roncobello, e - dopo aver percorso un sentiero nel bosco - si è calata con delle corde nelle acque del Brembo.

I sub del soccorso alpino stanno utilizzando le sonde nelle loro ricerche. All'opera anche i carabinieri che perlustrano il bosco nel tentativo di ritrovare il 36enne. Una scarpa del milanese è stata trovata nella scarpata tra l'auto parcheggiata e il fiume.

I vigili del fuoco, con un gommone e un elicottero, hanno concentrato la loro azione nel laghetto della diga dell'Enel di Lenna, ovvero dove finisce il tratto di fiume interessato dalle ricerche. La griglia della diga è stata già controllata senza nessuna scoperta.

La pioggia che cade da giorni purtroppo non agevola il lavoro dei soccorritori che, oltre a perlustrare il bordo del fiume, stanno scandagliando anche il torrente, nella speranza di ritrovare indizi utili per il ritrovamento. Oltre a tutte le forze messe in campo dal Soccorso Alpino per gli interventi, questa volta il Cnsas ha richiesto anche il supporto degli psicologi dell'Associazione Penelope Lombardia, per il sostegno ai familiari che in questo momento stanno vivendo ore di grande apprensione. La Provincia di Bergamo ha inoltre messo a disposizione le attrezzature per l'illuminazione notturna. Le ricerche intanto procedono.

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