Cava Vailata, bocciata mozione Pd
Stop a nuovi impianti di smaltimento

Il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato, a maggioranza, la mozione del Gruppo del Partito democratico, presentata dal consigliere Mario Barboni, sulla contrarietà alla discarica di cemento amianto di Cava Vailata, in Comune di Treviglio.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato, a maggioranza, la mozione del Gruppo del Partito democratico, presentata dal consigliere Mario Barboni, sulla contrarietà alla discarica di cemento amianto di Cava Vailata, in Comune di Treviglio.

«Nel documento - si legge in una nota del Pd - si ricordavano le criticità più evidenti, ad esempio, l'interferenza con il piano territoriale della Provincia di Bergamo, che prevede nell'ambito dell'ex cava un ambito di valorizzazione, riqualificazione e progettazione paesaggistica; il contrasto con i livelli di falda di progetto; il mancato rispetto del Piano regionale per la gestione dei rifiuti che prevede una distanza minima tra il primo strato di impermeabilizzazione e l'altezza massima della falda; l'interferenza con la realizzazione della Brebemi e della Tav».

«La mozione chiedeva al Consiglio regionale di esprimere la propria contrarietà all'ipotesi di previsione della discarica e impegnava la Giunta ad assumere tutti gli atti necessari affinché questa ipotesi venisse definitivamente scongiurata. Ma la maggioranza Pdl-Lega ha deciso di non approvare la richiesta, bocciando la mozione».

«Era l'occasione da parte del Consiglio regionale di bloccare l'operazione Cava Vailata per il conferimento e lo smaltimento di amianto - commenta Barboni -, a fronte soprattutto del fatto che non vi è un piano di governo per lo smaltimento di rifiuti speciali, amianto compreso, che possa essere davvero e seriamente governato e possa mettere in sicurezza i territori nei quali queste eventuali discariche verrebbero insediate».

«La bocciatura di questa mozione va anche contro la volontà delle comunità e delle amministrazioni comunali di Treviglio e dei comuni confinanti di Casirate e Calvenzano - che hanno annunciato ricorso al Tar -, al contrario di quanto sostenuto in Aula dall'assessore al Territorio e urbanistica Belotti. Sappiamo benissimo anche noi che la necessità di trovare soluzioni allo smaltimento del cemento amianto è forte, in particolare in provincia di Bergamo, ma senza un piano di controllo coordinato e sorvegliato non vediamo la necessaria sicurezza».

Sulla vicenda, tutta bergamasca, relativa alla discarica per rifiuti contenenti cemento-amianto nella ex cava «Vailata» di Treviglio (già autorizzata dalla Regione a fine luglio) è intervenuto il consigliere dell'Italia dei Valori, Gabriele Sola. «L'assessore Belotti, con lo spirito "derbystico" che lo contraddistingue, ha deciso che la Bergamasca non dev'essere da meno rispetto alla provincia di Brescia, che a Montichiari offre un territorio-pattumiera a tutta la Lombardia».

«E per Belotti, a quanto pare, la "pattumiera bergamasca" in questione dev'essere rappresentata dalla Bassa. La pronuncia di compatibilità ambientale espressa dalla giunta lombarda per il sito della cava Vailata - ha dichiarato Sola - va proprio in questa direzione. E tuttavia enumera, una dietro l'altra, tutte le criticità già segnalate da tempo da Legambiente, dai cittadini della zona e dalle stesse amministrazioni comunali coinvolte. Rilievi celati dietro il velo della "prescrizione"».

«Non era forse più coraggioso considerare gli innumerevoli pareri negativi raccolti in fase di confronto ed evitare di concedere la compatibilità ambientale al progetto di discarica in quell'area, già così martoriata? Noi dell'Italia dei Valori vogliamo portare la voce delle comunità locali in consiglio regionale. Ecco perché abbiamo già richiesto l'audizione, in Commissione Ambiente, di sindaci, associazioni ambientaliste e comitati di cittadini. Coltiviamo la speranza che Regione Lombardia apra finalmente gli occhi dinanzi a questa potenziale emergenza ambientale». Voto favorevole dell'Italia dei Valori, dunque, alla mozione presentata dal Pd sulla vicenda di Treviglio.

Ma non solo: Idv ha anche sottoscritto la moratoria, proposta dalla Lega, sulla realizzazione di nuovi impianti di smaltimento rifiuti ed ampliamento di impianti esistenti, perlomeno sino a quando non verrà approvato definitivamente il programma regionale di gestione dei rifiuti.

«Condividiamo lo spirito della mozione - dichiara ancora Sola -, anche se la Lega che ha firmato questo atto è la stessa Lega che in passato ha contribuito ad autorizzare quegli impianti mal tollerati dal territorio e dai cittadini. Per ironia della sorte, oggi alcuni di quegli inceneritori funzionano proprio grazie alle tonnellate di rifiuti campani che ne riempiono i forni, ma anche le tasche dei relativi proprietari. Un'incoerenza che determina l'ennesimo segnale di sbandamento in un partito ormai disgregato e smarrito».

Come già accennato, ha avuto il via libera dal Consiglio Regionale la mozione della Lega Nord che chiede una moratoria sulla realizzazione di nuovi impianti per lo smaltimento dei rifiuti in Lombardia, fino all'approvazione definitiva del Programma regionale di gestione dei rifiuti (Prgr).

«Dai dati aggiornati di cui siamo in possesso, emerge che per quanto concerne lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, la Lombardia ha raggiunto l'autosufficienza con gli impianti attualmente esistenti: per questo condividiamo l'ipotesi di attuare una moratoria sulla realizzazione di nuovi impianti di questo tipo». Lo ha sottolineato l'assessore all'Urbanistica Daniele Belotti (Lega Nord), sottolineando però anche come «siamo invece ancora in regime di grave insufficienza per quanto concerne i rifiuti speciali e l'amianto, per i quali non possiamo prevedere a breve nessuna forma di moratoria».

In merito è intervenuto anche il primo firmatario e consigliere regionale della Lega Nord, Roberto Pedretti. «Gli impianti di smaltimento già presenti sul territorio lombardo - spiega Pedretti - soddisfano pienamente il fabbisogno regionale, anche a fronte degli importanti risultati ottenuti con la raccolta differenziata che in Lombardia ha raggiunto quasi il 50%. Inoltre il quantitativo di rifiuti conferiti in discarica è sceso a circa 42kg per abitante, il dato migliore a livello nazionale, con alcune Regioni ferme a quantità 10 volte superiori. La capacità di trattamento dei nostri impianti di termovalorizzazione e incenerimento è dimostrata ulteriormente dal fatto che ogni anno vi vengono conferiti ingenti quantitativi di rifiuti di origine extra-regionale».

«La mozione approvata - conclude Pedretti - impegna la Giunta a sospendere il rilascio di nuove autorizzazioni per impianti di incenerimento e termovalorizzazione o per l'ampliamento di quelli già esistenti fino all'approvazione del nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Inoltre un emendamento proposto dall'assessore Belotti impegna la Giunta regionale a prendere atto entro il 31 dicembre 2012 della documentazione finalizzata all'elaborazione del nuovo Prgr».


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