«Più dialogo fra scuola e famiglia»
Lettera aperta dei genitori dell'Age

«Quando un figlio va a scuola, tutta la famiglia va a scuola con lui. Forse dovrebbe andarci, idealmente, anche l'intera comunità» Lo scrive Davide Guarneri Presidente nazionale Associazione Italiana Genitori in una lettera aperta.

«Quando un figlio va a scuola, tutta la famiglia va a scuola con lui. Forse dovrebbe andarci, idealmente, anche l'intera comunità, occupandosi di più di quel bene prezioso che è la crescita della cultura, dell'educazione e dell'istruzione». E' quanto sostiene Davide Guarneri Presidente nazionale Associazione Italiana Genitori in una lettera aperta a quanti lavorano nel mondo della scuola.

«Anche quest'anno le incognite sono tante - scrive Guarneri -, ed è ancor più importante riconfermare l'impegno per la scuola, testimoniando ai nostri figli, nel contempo, la bellezza del sapere, della ricerca e della scoperta. Imparando noi stessi per primi a scorgere segnali di cambiamento».

Arrivano i concorsi
«La forte contrazione di risorse economiche ha, negli anni scorsi, impoverito la scuola: un piccolo segnale in controtendenza viene dall'annuncio dei concorsi per i docenti. Non è un gran numero di posti e compenserà solo in piccola parte la piaga del precariato e dei pensionamenti. Dà comunque il senso di inversione di una direzione a dismettere che sembrava l'unica logica da adottarsi. In questa ottica la nostra associazione ribadisce la necessità di dare veloce compimento ai concorsi per dirigenti scolastici e alle relative assegnazioni definitive. Oggi molti istituti sono dati a reggenza con difficoltà oggettive per l'organizzazione scolastica e forti disagi per le famiglie, prive di interlocutori stabili. L'avvio di nuovi istituti comprensivi, frutto dei recenti ulteriori dimensionamenti, speriamo non limiti la qualità del servizio, in alcuni casi già scarsa».

Più autonomia, meno burocrazia
«Vogliamo sostenere le intenzioni del ministro Profumo nella linea di alleggerimento della burocrazia scolastica spesso ridondante, inutile e costosa. Perciò siamo convinti che, oggi più che mai, per il rilancio del sistema scolastico sia necessario il consolidamento degli strumenti dell'autonomia e di una cultura della valutazione, attraverso un vero e proprio sistema di valutazione delle scuole, degli insegnanti, delle relazioni educative stesse. Si parla ogni giorno di crisi e quasi sta crescendo una psicosi da spread: nella nostra scuola lo spread è ancora forte fra punte d'eccellenza e zone di ampio disagio, fra strutture d'avanguardia e scuole ancora prive della necessaria agibilità, fra istituti pienamente inseriti nel territorio coinvolgendo i genitori e isole scolastiche in cui prevale l'arbitrio di poteri interni».

Scuola e famiglia contro la crisi
«Ripartiamo quindi dalle scuole, dall'istruzione, dall'educazione, dalla formazione professionale e dai mestieri. Ripartiamo convinti: solo una maggiore qualità di intelligenza e di coscienza, anche collettiva, ci permetterà di superare la crisi del Paese. Nello scambio e nella corresponsabilità educativa genitori/insegnanti mettiamo in moto l'educazione dei figli, soprattutto in questo momento di forte crisi sociale ed economica. Invitiamo, perciò, tutti i genitori a partecipare nella scuola dei loro figli, a organizzare forme di associazionismo, superando visioni anguste e solo personali. Chiediamo alle scuole, ai docenti e dirigenti, di accogliere i genitori, per come sono: non professionisti della scuola e della partecipazione, ma, spontaneamente, coinvolti comunque nella crescita dei loro figli. Il dibattito, riapertosi in Parlamento, circa le forme e gli strumenti di governo delle scuole autonome è un'occasione da cogliere e da alimentare per sostenere la partecipazione».

Anno scolastico, anno di elezioni
«In quest'anno scolastico 2012-2013 si vivrà, nel nostro Paese, un intenso periodo elettorale, per il rinnovo del Parlamento e di molte amministrazioni locali. Speriamo che il tema scolastico ed educativo non sia solo un punto fra i tanti nei programmi spesso conclamati e più raramente attuati. La nostra associazione sarà attiva, nel corretto dialogo con partiti e istituzioni, perché si collochi sempre più la formazione dei giovani cittadini come priorità politica. Auguri, dunque, a tutti. Quest'anno potrebbe non essere il solito primo giorno di scuola. Dipende anche da tutti noi».

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