Ok alla caccia in deroga allo storno
E anche al prelievo di richiami vivi

La Regione, con il parere positivo di Ispra, autorizza la caccia in deroga allo storno e il prelievo di richiami vivi. La stagione venatoria lombarda apre con due importanti provvedimenti varati dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore all'Agricoltura Giulio De Capitani.

La Regione, con il parere positivo di Ispra, autorizza la caccia in deroga allo storno e il prelievo di richiami vivi. La stagione venatoria lombarda apre con due importanti provvedimenti varati dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore all'Agricoltura Giulio De Capitani.

LIMITARE I GRAVI DANNI A VIGNETI E ULIVETI
«Abbiamo ottenuto il parere positivo della Commissione europea e dell'Ispra, l'Istituto nazionale competente in materia di caccia, per procedere alla caccia in deroga allo storno e limitare gli ingenti danni che questa specie sta provocando alle colture. Il provvedimento - spiega De Capitani -, limitato al periodo dal 16 settembre al 31 ottobre, rispetta le condizioni previste dalla direttiva comunitaria, che disciplina la conservazione degli uccelli selvatici».

«Nel 2011 i danni da storno al settore agricolo lombardo segnalati dalle organizzazioni professionali - spiega l'assessore De Capitani - sono raddoppiati rispetto alle medie degli anni precedenti. I metodi di dissuasione adottati contro lo storno, quali le reti e i nastri colorati, si sono dimostrati inefficaci, specie su colture di maggior pregio, come vigneti, uliveti e frutteti e tali da giustificare un controllo riduttivo della specie».

RICHIAMI VIVI
Resta in vigore anche per il 2012 la possibilità per le Province di effettuare il prelievo di uccelli selvatici da richiamo. L'autorizzazione concessa dalla Regione è però vincolata, in conformità con quanto richiesto dalla Commissione europea, alla progressiva sostituzione dei richiami vivi selvatici con richiami vivi di allevamento e all'adozione di una banca dati dei richiami vivi posseduti dai cacciatori tramite codici di identificazione per ciascun esemplare.

«La cattura di uccelli selvatici da richiamo è un provvedimento transitorio - spiega De Capitani -. Entro i prossimi 5 anni gli allevamenti regionali dovranno soddisfare la domanda di richiami vivi con animali nati in cattività. Sia la Commissione europea che Ispra hanno dato parere positivo al provvedimento, a condizione che sia rispettato il programma di progressiva sostituzione dei prelievi allo stato naturale e garantito il controllo effettivo sugli esemplari selvatici in possesso dei cacciatori attraverso una sistema informativo centralizzato a livello regionale».

La delibera di Giunta individua le specie catturabili e limita il periodo di cattura dal 20 settembre al 31 dicembre 2012.

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