Brebemi, materiale inidoneo
E si parla di bonifica: 2 milioni

Nuovi materiali «non idonei» usati come sottofondo per l'autostrada: ci risiamo. Lo dice un comunicato di Legambiente Lombardia e lo sa anche il Consorzio Bbm, che cura la realizzazione della Brebemi e ha indetto un vertice interno per fissare le operazioni di bonifica: si parla di 2 milioni di euro.

Nuovi materiali «non idonei» usati come sottofondo per l'autostrada: ci risiamo. Lo dice un comunicato di Legambiente Lombardia e lo sa anche il Consorzio Bbm, che cura la realizzazione della Brebemi e ha indetto un vertice interno per fissare le operazioni di bonifica: si parla di 2 milioni di euro. Ecco il comunicato di Legambiente Lombardia.

«Nuovi materiali "non idonei" usati come sottofondo per l'autostrada: ci risiamo. Questa volta non c'entra l'impresa Locatelli. Ma stiamo parlando sempre del solito nastro d'asfalto, la BreBeMi, l'autostrada che raddoppierà l'A4: un'opera dall'utilità molto discutibile ma di certo molto costosa, in primo luogo per l'agricoltura lombarda che perde centinaia di ettari di buon terreno fertile».

«Al solito nessuno di BreBeMi Spa chiarisce i termini di quanto sta accadendo. D'altronde non ci si può stupire di questo: entro novembre, dopo quasi due anni di rinvii, la società spera di chiudere l'iter per poter ottenere il prestito bancario principale necessario per terminare l'opera. Soldi che saranno poi ripagati, con forte ricarica, dagli utilizzatori della nuova arteria, attraverso i pedaggi di quella che si annuncia come l'autostrada più cara d'Europa».

«E Brebemi non ha ancora avuto modo di chiarire fino in fondo i contorni della vicenda che l'ha vista coinvolta pochi mesi fa: nonostante il dissequestro infatti manca tuttora l'incidente probatorio più volte annunciato ed altrettante volte rinviato. Arrivare alla richiesta ufficiale di prestito senza altri danni collaterali sul fronte ambientale e su quello giudiziario diventa vitale per Brebemi spa».

«"Altrettanto vitale è però garantire la tutela del territorio e la salute dei cittadini. Molti politici regionali e locali fremono in attesa del taglio del nastro dell'arteria autostradale e si dimenticano di quanto sta accadendo. Noi no - dichiara Patrizio Dolcini, coordinatore dei circoli Legambiente della pianura bergamasca -. Chiediamo la massima attenzione da parte delle autorità preposte ai controlli e alle indagini, con l'adozione di ogni provvedimento utile all'accertamento dei fatti e alla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. La nostra associazione continuerà a denunciare ogni situazione di sospetto inquinamento o di irregolarità in campo ambientale».

«Se ci fosse stato bisogno di una controprova rispetto al fatto che come più volte richiesto era necessario procedere ad analisi e controlli accurati sull'intero tracciato, ora questa evidenza c'è . E non c'è più tempo da perdere. Rischiamo di pagare due volte la BreBeMi : con i soldi delle nostre tasse e con la nostra salute».

Le denuncia di Legambiente Lombarda non è infondata. Sembra infatti che tra Antegnate, Caravaggio e Treviglio diversi carotaggi effettuati dal Consorzio avrebbero rivelato la presenza di materiale «anomalo». Materiali che sarebbe stato impiegato da una delle due ditte a cui è stata commissionata la realizzazione dell'opera.

Sembra comunque che stavolta la Locatelli, l'azienda di Grumello del Monte di Gianluca Locatelli, già indagato per traffico illecito di rifiiuti nell'ambito dei lavori per la Brebemi, non sia responsabile. Sarà la ditta responsabile a doversi accollare le spese di bonifica. Ricordiamo che l'obiettivo è di concludere la Brebemi entro il 2013, dunque il tempo stringe.

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