Yara, il mistero del dna di Gorno:
è o non è il padre dell'assassino?

Un altro mistero avvolge la morte di Yara. Per Giorgio Portera, consulente della famiglia, il lavoro svolto fino ad ora sarebbe incompleto. L'unica soluzione sarebbe quella di riesumare il corpo dell'uomo sepolto a Gorno: è o non è il padre del presunto assassino?

Mentre si avvicina la scadenza delle indagini, arriva un altro mistero sulla morte di Yara. Per Giorgio Portera, consulente legale della famiglia Gambirasio, il lavoro svolto fino ad ora sarebbe incompleto. L'unica soluzione sarebbe quella di riesumare il corpo dell'uomo sepolto a Gorno, per accertare definitivamente se sia o non sia il padre del presunto assassino.

Gli accertamenti svolti fino a oggi infatti si sono basati sul dna trovato dietro una marca da bollo che era attaccata a una sua vecchia patente. Quel dna è molto simile a quello trovato sugli indumenti di Yara: ma potrebbe anche non essere dell'uomo sepolto a Gorno, in Valle del Riso, perché nessuno può garantire che sulla marca da bollo ci sia la saliva proprio la sua saliva. Potrebbe essere quella di un parente, o magari anche quella raccolta da una spugnetta per francobolli nella tabaccheria dove la marca è stata comprata.

Quel dna è «per molti punti corrispondente» al codice genetico trovato sugli slip e sui legging della giovane vittima. Ma sia i figli del deceduto, sia i parenti lontani che sono stati sottoposti al prelievo a Gorno fino all'hinterland di Bergamo, dove la parentela si è spostata, non corrisponderebbero al profilo. C'è qualcosa di diverso.

Giorgio Portera, ex tenente dei Ris, secondo fonti investigative avrebbe richiesto di riesumare il corpo sepolto a Gorno nella sua relazione presentata a giugno al pm Letizia Ruggeri, che coordina le indagini. A luglio avrebbe espresso anche altri dubbi, quando il gip aveva rinviato la decisione sull'archiviazione delle accuse nei confronti Mohamed Fikri, che per ora resta l'unico indagato. Recentemente il consulente della famiglia Gambirasio aveva anche sostenuto che il test di paternità è stato fatto in parte, perché alcune decine di tracce biologiche che erano state rinvenute sul cadavere della piccola Yara, non sono ancora state analizzate.

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