Novità per la caccia in deroga
Le deroghe alla Provincia

La Commissione Agricoltura, Caccia, Parchi (presieduta da Mauro Parolini, Pdl) ha approvato il progetto di legge illustrato da Alessandro Marelli (Lega Nord) che disciplina la caccia in deroga per storno, fringuello, peppola, pispola e frosone.

La Commissione Agricoltura, Caccia, Parchi (presieduta da Mauro Parolini, Pdl) ha approvato il progetto di legge illustrato da Alessandro Marelli (Lega Nord) che disciplina la caccia in deroga per storno (sturnus vulgaris), fringuello (fringilla coelebs), peppola (fringilla montifringilla), pispola (anthus pratensis) e frosone (coccothraustes coccothraustes).

Hanno votato a favore Pdl, Lega Nord e Udc mentre Pd, Idv e Sel hanno lasciato la seduta prima della votazione. Il provvedimento, frutto dell'abbinamento di una proposta della Lega Nord e di una proposta dell'Udc e modificato con un emendamento presentato da Doriano Riparbelli (Pdl), demanda alle amministrazioni provinciali l'applicazione del regime di deroga.

Le Province, secondo questo documento, potranno adottare provvedimenti di deroga solo per le cinque specie indicate nel progetto di legge (storno, fringuello, peppola, pispola, frosone); il prelievo massimo complessivo per specie e per provincia verrà stabilito sulla base dei limiti complessivi regionali, determinati nel rispetto delle piccole quantità; la caccia può essere praticata tra l'1 ottobre e il 30 novembre con il martedì e il venerdì di “silenzio venatorio”; ogni cacciatore potrà prelevare al giorno e per stagione un numero massimo di dieci unità per ciascuna specie.

Ulteriori punti dell'emendamento prevedono che per l'esercizio della caccia si potranno usare esclusivamente appostamenti fissi e temporanei e l'utilizzo di richiami vivi appartenenti alle specie in deroga sarà consentito utilizzando unicamente capi di allevamento e muniti di anellino inamovibile. Il progetto di legge deve ora passare all'esame del Consiglio regionale, presumibilmente nella seduta di martedì 25 settembre.

Vivo apprezzamento viene espresso dal Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Carlo Saffioti (PdL) sull'approvazione di oggi in Commissione Agricoltura del progetto di legge che autorizza la caccia in deroga alle specie storno, peppola, fringuello, pispola e frosone “Abbiamo calendarizzato la discussione in Aula su questo progetto di legge per la seduta di martedì 25 settembre e auspico che anche in Consiglio regionale si possa confermare il voto favorevole scaturito oggi in Commissione, garantendo le condizioni per assicurare anche quest'anno la pratica della caccia in deroga alle specie previste. Apprezzo il buon lavoro svolto dalla Commissione che ha saputo elaborare e “aggiustare” il provvedimento iniziale trovando una nuova formulazione adeguata alle richieste e alle direttive comunitarie” Il testo, che ha unificato i progetti di legge presentati da Lega Nord e Udc, è stato modificato recependo anche le preoccupazioni espresse dal presidente Roberto Formigoni, e delega alle Province la facoltà di attuare la caccia in deroga.

“Quest'anno pertanto su questo tema non ci sarà un atto legislativo proprio della Regione –evidenzia ancora il Vice Presidente Carlo Saffioti-, ma sarà data ai singoli territori provinciali facoltà di decidere in piena autonomia e libertà: una strada che ci dovrebbe permettere di evitare la bocciatura e le sanzioni dell'Unione europea”.

Le Province potranno adottare provvedimenti di deroga solo per le cinque specie indicate nel progetto di legge (storno, fringuello, peppola, pispola, frosone); la caccia può essere praticata tra il 1 ottobre e il 30 novembre con il martedì e il venerdì indicati come giorni di “silenzio venatorio”; ogni cacciatore potrà prelevare al giorno e per stagione un numero massimo di dieci unità per ciascuna specie.

"La seduta odierna della Commissione Ambiente ha svelato l'impasse nella maggioranza in tema di caccia in deroga. Dopo il richiamo di Formigoni che tenta, in extremis, di evitare pesanti sanzioni da parte dell'Europa, i nodi sono venuti finalmente al pettine e il centrodestra, in evidente difficoltà, non trova soluzione migliore dello scaricare la responsabilità della disciplina della caccia in deroga alle Province. E' la riprova che tutte le leggi sulla caccia, fortemente volute a approvate dal centrodestra negli anni scorsi, erano semplici provvedimenti propagandistici per accontentare la lobby delle doppiette. Con la certezza, però, delle gravi ripercussioni sui cittadini in termini di sanzioni milionarie". Lo dichiara Gabriele Sola, consigliere regionale dell'Italia dei Valori. "Da anni - aggiunge Sola - noi di IDV denunciamo l'illegittimità delle leggi lombarde sulla caccia in deroga. Adesso, finalmente, anche PDL e Lega si rendono conto che il rischio sanzioni è più che concreto e si lanciano in una frettolosa retromarcia e in uno squallido gioco allo scaricabarile".

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