No all'Imu sulle case popolari:
a Treviglio due raccolte di firme

 «È un'assurdità». A Treviglio in sindacati degli inquilini scendono in campo per chiedere al Comune l'abolizione della sua quota dell'Imu sulle case popolari: lo fanno anche con due raccolte di firme che verranno poi consegnate al sindaco.

L'Imu sulle case popolari è un'assurdità. In tutta Europa sono lo Stato e i comuni che finanziano l'edilizia sociale. L'Italia rischia di essere l'unico Paese al mondo in cui sono le case popolari, invece, che finanziano i bilanci pubblici.

Il parlamento ha recentemente convertito in legge il Dlg 16/2012 che ha introdotto l'Imu anche sugli istituti per le case popolari e sulle aziende trasformate come sono le Aler. Le pressioni esercitate dai sindacati inquilini e dagli enti gestori hanno introdotto, nella definitiva stesura del decreto legge, una norma che cancella la quota Imu destinata allo Stato sugli alloggi Aler e su quelli di proprietà comunale.

Ora la palla passa ai Comuni che, nei loro bilanci possono ulteriormente rinunciare alla propria quota, azzerando l'Imu sulle case popolari, come peraltro vigeva prima, all'epoca dell'Ici.

La stessa Aler di Bergamo ha recentemente spedito una lettera a tutti i Comuni bergamaschi, compreso quello di treviglio, chiarendo che: “è auspicabile che anche i Comuni riconoscano il ruolo sociale svolto dall'edilizia residenziale pubblica e riducano drasticamente l'aliquota comunale dell'Imu sugli alloggi di proprietà degli ex Iacp, perché soltanto attraverso una razionalizzazione del sistema fiscale può essere parzialmente compensata la scarsità di risorse finanziarie necessarie a soddisfare adeguatamente la domanda di alloggi per le famiglie, garantita la manutenzione ordinaria degli immobili e arginate le problematiche sociali già in atto nei quartieri.”

Infatti questa nuova imposta, se applicata, produrrà effetti devastanti sulle case popolari. L'Aler rischierà il tracollo dei bilanci ma soprattutto la nuova tassa taglia le risorse destinate ai  piani di manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi. Per ultimo si rischia che l'Aler sia costretta ad un drastico incremento dei canoni colpendo al cuore la socialità dell'edilizia residenziale pubblica.

Per tutti quuesti motivi chiediamo all'Amministrazione Comunale di Treviglio che, nell' ambito della potestà regolamentare in materia di entrate previsto dall'art. 52 del D.Lgs. 23/2011 e art. 13 del D.L. 201/2011, agisca per cancellare la quota destinata al Comune in analogia a quanto stabilito dallo Stato, esentando così completamente le case popolari da quell'imposta.

A sostegno di questa richiesta i sindacati degli inquilini - Unione inqulini, Sunia-Cgil e Sicet-Cisl - lanciano a Treviglio una iniziativa, sostenuta da una petizione popolare. Al termine della raccolta, le firme saranno consegnate al sindaco durante una manifestazione cittadina.

Le date dei banchetti di raccolta firme:
- mercoledì 26 settembre, dalle ore 10 alle ore 12, via Forze Armate, 7;
- giovedi 27 settembre, dalle ore 10 alle ore 12, via Marco Polo (fronte giardini pubblici)

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