«La qualità dell'aria migliora
Nel 2015 meno 26% di PM10»

Si è aperto con una buona notizia il primo Forum degli Stati generali dell'aria. L'assessore regionale all'Ambiente, Marcello Raimondi, ha infatti che "la qualità dell'aria, in Lombardia, sta poco a poco migliorando".

Si è aperto con una buona notizia il primo Forum degli Stati generali dell'aria in programma mercoledì e giovedì a Palazzo Pirelli. L'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, ha infatti spiegato che "la qualità dell'aria, come dimostrano cifre inconfutabili, in Lombardia sta poco a poco migliorando".

NEL 2015 OBIETTIVO MINIMO MENO 26% DI PM10 - Da una prima proiezione redatta partendo dai dati Arpa risulta infatti che "continuando ad applicare le misure adottate in questi anni appunto, nel 2015 si avrebbe una riduzione di pm10 compresa tra il 12 e il 26 per cento. Gli ossidi di azoto si ridurrebbero tra il 15 e il 34 per cento mentre i composti organici volatili tra il 10 e il 17 per cento".

SI PUO' ARRIVARE ANCHE A MENO 41% - Da questa semplice considerazione deriva la determinazione di Regione Lombardia nell'andare avanti sulla strada intrapresa, rendendo ancora più protagonisti Enti, Associazioni e cittadini del loro ambiente di domani. Un momento di lavoro che fornirà spunti che confluiranno nel Piano regionale sulla qualità dell'aria (Pria) che la Regione si appresta a varare. E la Lombardia non si è voluta far trovare impreparata all'appuntamento ed ecco quindi i risultati - positivi - presentati stamani, di un'ulteriore proiezione che tiene conto di alcune delle misure proposte nel Pria. "Nel 2015 il miglioramento di emissioni di Pm10 si aggira tra il 25 e il 41 per cento - ha spiegato Raimondi -. Per gli Ossidi di azoto siamo tra il 26 e il 48 per gli Ossidi di azoto mentre per i Composti organici volatili tra il 12 e il 19 per cento.

URGE UN PIANO NAZIONALE - "Sono dati importanti - ha sintetizzato Raimondi - che vanno guardati con attenzione non solo a livello locale, ma anche nazionale. Occorre che tutti facciano la propria parte dal singolo cittadino, al Comune, alla Regione fino al Governo che deve fare qualcosa al più presto varando un piano nazionale che dia indicazioni precise valide per tutte le Regioni, per i Comuni e per la Province perché tutti possiamo, ogni giorno, fare qualcosa di più per vivere meglio.

ARIA MIGLIORE E' BENE ECONOMICO - Se è vero che tutte le misure adottate per migliorare la qualità dell'aria hanno un costo non è vero che sono in contrasto con la crescita economica. La stessa Commissione Europea ha sottolineato che la via d'uscita dalla crisi passa, necessariamente, dalla sostenibilità che non è solo finanziaria, ma anche ambientale. Numerosi indicatori dicono infatti che in periodi di forte crescita economica, alcuni fattori inquinanti sono scesi, per esempio il biossido di zolfo è sceso di oltre l'80 per cento egli anni 2000. "Per sostenere che la qualità dell'aria è un bene economico - ha spiegato Raimondi - è necessario un cambio di prospettiva e la consapevolezza che un uso razionale delle risorse implica maggiore produttività, innovazione tecnologica e di processo. In questo modo si otterrebbero energia meno cara e minori emissioni. Una migliore qualità dell'aria non è un costo, ma è a tutti gli effetti un investimento sia per la salute che per l'economia".

IL PRIA - Il Programma regionale per la qualità dell'aria (Pria) può così diventare anche un volano per l'economia della regione. Una volta approvato, infatti, sarà il riferimento di tutta la programmazione regionale in materia e consentirà un'ottimale pianificazione degli interventi e delle misure da applicare al territorio. Grazie all'analisi dello stato attuale e delle fonti emissive, mette a fuoco, con ancora maggiore dettaglio dei Piani precedenti, gli ambiti su cui agire e fornisce quindi gli indirizzi validi per la Regione Lombardia nel suo complesso.


Interventi spot non servono a nulla. Su questo tutti gli intervenuti al dibattito odierno si sono detti d'accordo. Ma bisogna guardare avanti. "Per questo Regione Lombardia - ha sottolineato Raimondi - ha sempre puntato su provvedimenti strutturali, vale a dire misure permanenti e definitive in grado di dare risultati misurabili e che sono sostenibili, cioè compatibili con la vita del nostro tempo. Abbiamo verificato sul campo fermi della circolazione, targhe alterne e altre misure emergenziali. Interventi che tuttavia - oggi è provato - hanno un'incidenza assai limitata, soprattutto in un'area come quella padana, che è tra le più sfavorite del mondo per la dispersione degli inquinanti atmosferici. Così, ci siamo orientati verso misure strutturali, le uniche davvero efficaci nel tempo".

IN LOMBARDIA LE EMISSIONI PRO-CAPITE PIU' BASSE D'EUROPA - E che questa sia la strada giusta lo dicono i numeri. In Lombardia, infatti, la quantità di polveri sottili prodotte pro-capite (e anche per unità di prodotto lordo) è la più bassa d'Europa. Un'Europa dove nessun Paese, nemmeno quelli del Nord più favoriti dalla ventosità, è in grado di rispettare i limiti fissati dall'Unione europea "e noi questi limiti - ha chiosato l'assessore - vogliamo rispettarli. Il confronto di questi giorni serve proprio a dare più forze alle nostre linee programmatiche".

I DIESEL - Anche l'organizzazione mondiale della sanità li ha riconosciuto cancerogeni per questo è uno dei temi che è stato messo sul tavolo per essere affrontato, là dove è possibile, nel rispetto delle esigenze di tutti. "Soprattutto in questo periodo di crisi economica - ha specificato Raimondi - poiché siamo consapevoli che ogni nuova misura e ogni nuovo intervento avrà delle ripercussioni, anche economiche, su categorie diverse".

I CONTROLLI - E' questo un nodo chiave che dovrà essere affrontato nel Pria. Prima di applicare nuove norme è necessario essere sempre più severi con i controlli affinché i provvedimenti già in vigore vengano fatti rispettare. "Più controlli oggi, implicano un maggiore rispetto delle norme e una minor necessità di andare ad imporre nuovi limiti".

IL TPL - "Occorre anche completare il rinnovo le flotte del trasporto pubblico locale - ha aggiunto l'assessore - con l'introduzione di mezzi a basso impatto emissivo ed individuare interventi finalizzati a sviluppare la multimodalità del trasporto merci - strada/ferrovia/acqua. I Comuni dovranno essere aiutati attraverso precise linee guida a riorganizzare la distribuzione urbana delle merci e ad adottare Piani Territoriali degli orari, strumenti d'indirizzo strategico per l'armonizzazione dei tempi urbani. E ancora, nuovi modelli per la logistica delle città relativi alla distribuzione delle merci con l'utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale". Va favorita anche la mobilità elettrica e promossa l'eco-guida soprattutto tra i giovani che si avvicinano alla patente.

IL RISCALDAMENTO DOMESTICO - E' questo un altro fonte sul quale Regione Lombardia punta molto. Entro il 2014, infatti, tutti i condomini dovranno dotarsi di strumenti per la termoregolazione e la contabilizzazione del calore: strumenti tanto innovativi quanto semplici che riducono i consumi e i costi. Sarà promosso anche l'uso efficiente e sostenibile delle biomasse in ambito residenziale attraverso una nuova regolamentazione relativa a classificazione, installazione, manutenzione ed utilizzo degli apparecchi domestici a biomassa legnosa. Va infatti tenuto presente che nella città di Milano i dati mostrano che oltre il 10 per cento delle polveri inquinanti arriva dalla combustione della legna.

IL TELERISCALDAMENTO - Su questo versante, l'obiettivo è di sostenere lo sviluppo di vaste reti di teleriscaldamento di estensione sovracomunale e sovra-provinciale, comprensive di soluzioni avanzate per il raffrescamento estivo e la gestione della "catena del freddo" commerciale e industriale. L'AGRICOLTURA - E' questo un altro settore che contribuisce in modo importante alla qualità dell'aria. Per questo Regione Lombardia ha deciso di intervenire per contenere le emissioni di ammoniaca in atmosfera attraverso un riutilizzo efficiente dei liquami.

© RIPRODUZIONE RISERVATA