Stava entrando all'Italtrans:
dipendente muore per un malore

Aveva appena parcheggiato la macchina e stava per entrare nella ditta Italtrans per il turno di lavoro, ma un 50enne di Dalmine, Giuseppe Grossi, si è improvvisamente accasciato al suolo e per lui non c'è stato niente da fare. Inutile l'intervento del 118.

S'è accasciato sul piazzale privo di sensi, a pochi minuti dall'inizio del suo turno di lavoro: è successo giovedì mattina all'Italtrans spa, ditta specializzata in logistica e autotrasporti, in via Ninola a Calcinate.

È stato un malore improvviso a stroncare la vita di Giuseppe Grossi, cinquantenne di Dalmine e padre di due figli. L'uomo era un impiegato storico dell'azienda: lavorava all'Italtrans dal 1988.

Proprio giovedì mattina Giuseppe Grossi si stava recando in ditta, alle 7,15, e poco dopo avrebbe dovuto iniziare il suo turno di lavoro. Aveva parcheggiato l'auto e stava raggiungendo, a piedi, l'ingresso dell'ufficio. Purtroppo non vi è arrivato: un arresto cardiocircolatorio lo ha colto improvvisamente, senza dargli un preavviso.

L'uomo si è accasciato per terra, tentando di aggrapparsi a una scaletta vicina. I colleghi lo hanno notato poco dopo riverso per terra e hanno dato l'allarme. Sul posto sono giunti i mezzi del 118 – tra cui l'autoambulanza e l'elicottero –, il cui personale medico ha soccorso il cinquantenne in fin di vita. Il tentativo di rianimazione è durato mezz'ora ma per l'impiegato, purtroppo, non c'è stato niente da fare. Il suo cuore ha smesso di battere nel piazzale dell'Italtrans.

Sul luogo sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Calcinate per gli accertamenti del caso. La salma è stata composta nella camera mortuaria del cimitero di Calcinate e in tarda mattinata è stato emesso il nulla osta del magistrato che ha restituito il corpo alla famiglia.

Giuseppe Grossi era nato a gennaio del 1962. Abitava in via Italia a Dalmine con la moglie e i due figli. Dall'azienda per cui l'uomo lavorava dal 1988, non hanno rilasciato dichiarazioni.

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