Nuovo ospedale, i sindacati:
«Bisogna chiarire quando si apre»

Sulla preoccupante situazione del Nuovo ospedale, i sindacati hanno inviato un comunicato in cui auspicano un incontro con le istituzioni e il prefetto e invitano Regione e Azienda Ospedaliera ad assumersi precise responsabilità sui tempi d'apertura.

Sulla preoccupante situazione del Nuovo ospedale, i sindacati hanno inviato un comunicato in cui auspicano un incontro con le istituzioni e il prefetto e invitano Regione e Ao ad assumersi precise responsabilità sui tempi d'apertura. Ecco il comunicato.

«Nella costruzione del Nuovo Ospedale di Bergamo hanno riposto le proprie aspettative numerosi medici e operatori della sanità che hanno contribuito all'intensa e partecipata fase di discussione sulle caratteristiche e sul ruolo della nuova struttura all'interno della rete sanitaria bergamasca; a delineare e rendere possibile il progetto hanno contribuito le istituzioni, le forze politiche, le realtà sociali della Bergamasca, fino a quando il progetto è diventato realtà con un grande sforzo finanziario, innanzitutto del Governo nazionale e poi del Comune e della stessa Azienda Ospedaliera».

«La società bergamasca nel suo insieme ha sentito questo progetto come una propria opera, così come aveva sempre sentito gli Ospedali Riuniti un prezioso patrimonio dell'intera collettività. Il disagio e la preoccupazione per come le cose sono poi andate sono ora enormi. Non passa giorno che le cronache riportino notizie di errori, ritardi, costi esorbitanti, quando non di vere e proprie inchieste giudiziarie. E ora si profila un nuovo slittamento dei tempi, visto che la scadenza di ottobre non pare essere compatibile con le esigenze di sicurezza e piena operatività della struttura».

«La continuazione dell'attività nella vecchia struttura diventa sempre più difficile e i costi per assicurarne l'efficienza si sommano a quelli per il completamento della nuova. Una situazione ormai insostenibile che si ripercuote negativamente sui pazienti, su tutti gli operatori ai vari livelli di responsabilità e competenza professionale oltre che sulla comunità».

«Cgil, Cisl e Uil fanno appello e sollecitano a fissare un incontro con le istituzioni locali e il Prefetto perché manifestino rinnovata partecipazione alle sorti di questo progetto e unitariamente si chieda all'Azienda Ospedaliera e alla Regione:
- di assumersi precise responsabilità rispetto ai tempi effettivi di piena operatività della nuova struttura;
- di garantire sicurezza e affidabilità dei livelli assistenziali nella vecchia struttura fino a completo trasferimento;
- di assicurare la più totale trasparenza, collaborando con l'autorità giudiziaria, affinché siano chiarite cause e responsabilità dei gravi ritardi, dei maggiori costi e delle criticità emerse».

Cgil, Cisl e Uil esprimono piena solidarietà al personale degli Ospedali Riuniti che sta affrontando questa delicata fase con alto impegno e senso di responsabilità nonostante le condizioni di lavoro sempre più difficili e nonostante la delusione e l'amarezza per gli sviluppi di quella che avrebbe dovuta essere la più grande e innovativa opera pubblica bergamasca, simbolo della laboriosità e delle capacità produttive di questo territorio».

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