Seriate, pronti tre identikit
Coinvolta anche una ragazzina

Tre ragazzini del posto, forse tra i 15 e i 17 anni, due dei quali maschi – e tra loro un biondino – e, la terza, una ragazza. Sarebbero loro gli autori dei raid che, domenica pomeriggio a Seriate, hanno letteralmente devastato le primarie Battisti e Cerioli e le medie Moro e Carozzi.

Tre ragazzini del posto, forse tra i 15 e i 17 anni, due dei quali maschi – e tra loro un biondino – e, la terza, una ragazza. Sarebbero loro gli autori dei raid che, domenica pomeriggio a Seriate, hanno letteralmente devastato le primarie Battisti e Cerioli e le medie Moro e Carozzi. A indagare sulla vicenda i carabinieri della locale tenenza e gli agenti della polizia locale seriatese.

Il loro identikit – anzi, vista l'età, si potrebbe parlare di «baby identikit» – torna infatti nei resoconti di alcune delle diverse decine di persone che sono state sentite tra lunedì e martedì. Una persona avrebbe visto i tre nei pressi della scuola Carozzi nel primo pomeriggio, un'altra li avrebbe rivisti alle 17, in bicicletta, dirigersi verso la Celadina. Proprio martedì a Seriate era circolata anche la notizia – poi smentita dal preside Luciano Mastrorocco e dalle forze dell'ordine – di vandalismi anche all'istituto comprensivo De Amicis, proprio alla Celadina. Un chiaro segnale che a Seriate il clima è tutt'altro che sereno dopo i raid nelle quattro scuole, ieri tutte regolarmente aperte.

Intanto sono stati ripuliti gran parte dei danni, comprese le impronte di scarpa trovate sulla polvere rovesciata e che corrisponderebbero a delle «All Star» (marca peraltro diffusissima tra gli adolescenti) di numero abbastanza basso, un 36. I tre minorenni, o chiunque altro sia stato l'autore delle devastazioni, rischiano una denuncia a piede libero per atti vandalici e danneggiamento di struttura pubblica.

A Seriate di babygang ce ne sono due o tre e proprio sui loro componenti si stanno concentrando le attenzioni degli inquirenti, che stanno vagliando i filmati delle telecamere della videosorveglianza comunale, in particolare le quattro dell'incrocio di via Adamello, che registrano 24 ore su 24 e che potrebbero aver ripreso gli autori dei raid prima o dopo i vandalismi. Anche le riprese di altre telecamere sono state acquisite dagli inquirenti: tra queste quelle di piazza Bolognini e di corso Italia. Anche oggi saranno intanto ancora sentite alcune persone, tra cui diversi residenti della zona dove si trovano gli istituti teatro del raid.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 3 ottobre

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