Immigrazione, rallenta la crescita
In crescita i lavoratori regolari

I flussi maggiori di presenze arrivano ancora dalla Bolivia +2.140 (+32%); rumeni +1.350 (+8%); ucraini +1.070; indiani +860 (+8%); senegales +700 (+6%); pakistani +440 (+11%); cinesi +250 (+7%). Il Nord Africa registra un calo dello 0,8%, mentre l'America Latina un + 2,4%.

È stato presentato mercoledì 3 ottobre, nello spazio Viterbi della Provincia d Bergamo, il "X Rapporto sull'immigrazione straniera nella provincia di Bergamo. Annuario statistico. Anno 2011”, mondo colorato elaborato dal settore Politiche sociali e Salute della Provincia di Bergamo in collaborazione con la Regione Lombardia sulla base di una ricerca condotta dall'Osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità (ORIM).

Hanno partecipato alla presentazione l'assessore alle Politiche sociali e Salute della Provincia Domenico Belloli, il  dirigente del Settore Silvano Gherardi e Alessio Menonna, ricercatore dell'Osservatorio Regionale per l'integrazione e multietnicità, Fondazione ISMU

L'indagine, di tipo campionario, quantifica la presenza straniera sul territorio bergamasco al 1° luglio 2011, mettendone in luce provenienza, caratterizzazione demografica, profilo culturale, sociale, economico-occupazionale e abitativo-familiare. Consente inoltre di leggere le dinamiche che interessano in modo strutturale il nostro territorio, fornendo elementi utili per valutare i livelli di integrazione e le problematiche nuove o ancora aperte secondo un'analisi storica.

L'assessore Belloli, nel suo saluto introduttivo, ha evidenziato l'utilità dei risultati della ricerca sia per l'aggiornamento dei dati demografici e sociali rispetto all'anno precedente, sia per misurare i cambiamenti e gli andamenti verificatisi a partire dal 2001. "Un rapporto che offre elementi di conoscenza sulle realtà e i fenomeni migratori significativi per amministratori, operatori e organi di informazione ”.

Successivamente, Alessio Menonna ha approfondito gli esiti dell'indagine svolta. "Si registra un rallentamento della crescita di presenze straniere in provincia di Bergamo e un cambio nello status giuridico. Sono sempre più i residenti regolari". La percentuale dei residenti passa dall'83% del 2010 all'86% del 2011 e, rispetto alla precedente rilevazione, l'area dell'irregolarità è in calo, attestandosi sul 9% (escludendo la componente comunitaria); fa eccezione la Bolivia con un tasso di irregolarità del 18%.

In particolare, due i dati che vengono confermati:

* la progressiva presenza degli stranieri provenienti da paesi a forte pressione migratoria, che passa da 38.800 a 142.900 unità dal 2001 al 2011 ;
* la terza posizione nella graduatoria regionale per numero di presenze, dietro Milano (460.400) e Brescia (202.600). Milano, Brescia e Bergamo insieme accolgono il 57,6% delle presenze regionali che, secondo stime effettuate dall'Osservatorio regionale, arrivano a 1.269.200.

Le principali cittadinanze
Rispetto al precedente annuario, la popolazione straniera (comunitaria ed extracomunitaria) è passata da 137.900 a 142.900 con un incremento di 5.000 unità. La graduatoria delle cittadinanze presenti non si è modificata: nell'ordine troviamo marocchini (17%), rumeni (12,8%) e albanesi (10,7%) seguiti da senegalesi (8,6%) e indiani (8,0%).

I flussi maggiori di presenze arrivano ancora dalla Bolivia +2.140 (+32%); rumeni +1.350 (+8%); ucraini +1.070; indiani +860 (+8%); senegales +700 (+6%); pakistani +440 (+11%); cinesi +250 (+7%). Il Nord Africa registra un calo dello 0,8%, mentre l'America Latina un + 2,4%.

Alcune dinamiche rilevate attraverso l'indagine
Il rapporto tra maschi e femmine viene confermato con un maggior peso dei primi del 7%.
Aumenta il numero di diplomati, pari al 45%, e si riducono quelli che dichiarano di non avere alcun titolo di studio.
I fedeli di religione musulmana sono al primo posto, anche se il confronto con il 2001 vede un calo, mentre diminuiscono i cattolici e aumentano gli ortodossi.
   
Il 2011 registra un calo dei disoccupati che passano dal 19,6% del 2010 al 10,7% del 2011, il lavoro autonomo regolare aumenta (dal 3,5% al 6,4%) e gli imprenditori (dallo 0,6% all'1%).
La condizione abitativa vede un miglioramento rispetto al 2010: l'80% vive in un alloggio privato solo o con famiglia e di questi il 24% è proprietario.
Oltre il 50% è coniugato e per le donne prevale la famiglia composta da coppia e figli, mentre per gli uomini è elevata la percentuale di quelli che vivono con altri
   
La percentuale di immigrati che sono in Italia da più di dieci anni sale dal 28% del 2001 al 45% del 2011.
L'indagine, infine, rileva che la provincia di Bergamo in quanto a integrazione si posiziona centralmente nella graduatoria con un dato leggermente superiore alla media (0,59, da un minimo di 0 a un massimo teorico di 1).

Scarica i pdf allegati per saperne di più

© RIPRODUZIONE RISERVATA