Trasloco ospedale, i Riuniti alle Rsu:
«Non è importante solo la data»

«Stupisce il tempismo della nota della Rsu, essendo già programmati sul tema nuovo ospedale due appuntamenti». Si apre così la nota dell'Azienda ospedaliera dei Riuniti di Bergamo diffusa dopo il comunicato pubblicato giovedì pomeriggio dalla Rsu.

«Stupisce il tempismo della nota della Rsu, essendo già programmati sul tema nuovo ospedale due appuntamenti, il 9 e l'11 ottobre, nell'ambito della necessaria e corretta informazione che ha contraddistinto in questi due anni i rapporti fra Direzione e organizzazioni sindacali».

Si apre così la nota dell'Azienda ospedaliera dei Riuniti di Bergamo diffusa dopo il comunicato pubblicato giovedì pomeriggio dalla Rsu. «A coloro che continuano a ritenere la data l'unico aspetto interessante - aggiungono dai Riuniti - occorre anche ricordare ciò che è noto a tutti, ma che spesso si trascura, e cioè che è ancora in corso l'iter per il rilascio delle autorizzazioni necessarie all'attivazione del nuovo ospedale, rilascio in capo a enti e organismi terzi».

«È evidente - dicono dalla direzione dell'Ao - che date e tempi precisi sono necessariamente collegati a questa circostanza, nonostante l'azienda ospedaliera sia pronta sin da ora al trasferimento, che rappresenterà una tappa epocale per l'ospedale e per tutta la città.

Il trasloco non si esaurirà infatti con una data d'inizio e di fine, ma con la riorganizzazione di tutte le attività, e per giungere a questo obiettivo è in corso da oltre un anno un importante lavoro di pianificazione, programmazione e analisi di eventuali criticità.

Le attività propedeutiche al trasferimento - a partire dalla conoscenza della nuova struttura, dei percorsi e alla presa di possesso dei propri luoghi di lavoro fino all'organizzazione pratica per compiti e funzioni di ogni singola attività del trasloco - sono in corso dal giugno scorso e stanno procedendo perfettamente in linea con i tempi previsti.

I numeri della formazione sono impressionanti: la prima fase ha visto quasi quattromila operatori coinvolti, e si è appena conclusa la seconda fase, rivolta ai responsabili medici e infermieristici di tutti i dipartimenti, in tutto 150, che a loro volta guideranno i propri collaboratori perché prendano confidenza con il Papa Giovanni XXIII entro ottobre. Tra questi due momenti forti si sono svolte le riunioni dipartimentali che hanno consentito un confronto con le Unità sanitarie e amministrative sulle modalità di trasferimento.

Rassicuriamo comunque la Rsu sul fatto che nel corso dei due appuntamenti già programmati vi sarà modo di informare e confrontarsi nuovamente sui temi sollevati».

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