Lo sport piange la perdita di Zanini
Il mister: «"Una vita da mediano"»

«“Una vita da mediano” di Ligabue sarebbe la canzone ideale da dedicargli», così Oscar Piantoni, il tecnico che lo ha allenato per sette lunghi campionati negli anni '90 tra Alzano-Virescit e AlbinoLeffe, ricorda Pierangelo Zanini.

«“Una vita da mediano” di Ligabue sarebbe la canzone ideale da dedicargli», così Oscar Piantoni, il tecnico che lo ha allenato per sette lunghi campionati negli anni '90 tra Alzano-Virescit e AlbinoLeffe, ricorda Pierangelo Zanini, l'ex calciatore di 42 anni morto in un incidente stradale domenica mattina 7 ottobre a Grassobbio.

«Nella routine di tutti i giorni Angelo era un burlone – spiega Piantoni -, ma la domenica sul campo diventava un centrocampista determinato, generoso e infaticabile. Spesso durante i ritiri pre-partita ero io ad andare a cercare il suo sguardo per caricarmi. E la stessa grinta sapevo che l'avrebbe trasmessa ai compagni di squadra. Per questo lo lasciavo fare e raramente lo richiamavo: per me era Angelo era un collaboratore preziosissimo». Zanini proprio con Piantoni in panchina ha raggiunto l'apice della sua carriera. Dopo sei anni a tirare la carretta tra Promozione, Eccellenza ed Interregionale con Virtus Gazzaniga, Romanese ed Alzano, è stato proprio con l'allenatore di Gandino, giunto all'Alzano-Virescit nel 1993-94, che il centrocampista di Entratico si è conquistato il calcio professionistico: una doppia promozione (dall'Interregionale alla C1) con l'Alzano-Virescit negli anni 1994-95 e 1995-96 e la promozione dalla C2 alla C1 con l'AlbinoLeffe nel 1998-99. Poi, dopo l'ultima stagione nel professionismo (2001-02, con l'Alzano-Virescit in C1), Zanini ha deciso di chiudere la carriera tornando fra i dilettanti: esperienze in Eccellenza con la Ghisalbese e in Seconda Categoria con la Nuova Chiuduno (2004-05).

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo dell'8 ottobre

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