Telecom e la banda ultralarga
Federconsumatori dice «sì»

«A Bergamo è in arrivo la banda ultra larga. Oppure no?». Se lo domanda Federconumtori dopo l'annuncio dell'intenzione di Telecom di dotare la nostra città di connessioni internet da 40 megabit (contro i 20 attuali). «Cosa ha da perdere la città?».

«A Bergamo è in arrivo la banda ultra larga. Oppure no?». Se lo domanda Federconumtori dopo l'annuncio dell'intenzione di Telecom di dotare la nostra città di connessioni internet da 40 megabit (contro i 20 attuali).

Una volta stabilite regole precise per gli interventi e il ripristino del territorio e delle strade interessate, cosa ha da perdere la città? Se lo domanda Federconsumatori, che dunque si schiera a favore: anche perché Telecom potrà sfruttare, per rendere meno invasivi gli interventi, la rete di tubature creata negli anni '90 per il progetto Socrate, rimasti finora praticamente inutilizzate.

Federconsumatori invita dunque i rappresentanti della politica cittadina a battere un colpo.

Ecco l'intervento di Federconsumatori
«Dalla stampa locale - si legge nel comunicato - si è venuto a sapere di una grande opportunità per la nostra Città: ottenere la rete d'accesso all'autostrada regina delle telecomunicazioni a costo zero.

La  medesima fonte informa  che i nostri amministratori “tentennano” nell'accogliere l'offerta. Forse temono che si tratti di un frutto avvelenato; del resto Federconsumatori per prima, in ossequio alla regola per cui “nessuno regala nulla per nulla”, è sospettosa nei confronti delle regalie.

Quindi fa bene sindaco a volerci vedere chiaro, aiutato in questo compito dall'assessore ai Lavori Pubblici, che dovrebbe preoccuparsi dell'invasività degli interventi: non si ha notizia di che ruolo stiano svolgendo l'attuale assessore all'Innovazione tecnologica e quello alle Attività produttive.

In tema non va dimenticato che sul finire degli anni 90 Telecom realizzò “Socrate”. A questo intervento corrispose un periodo di notevoli difficoltà  per la viabilità cittadina (sulla falsariga di quanto sta succedendo ancora per la posa del Teleriscaldamento).

Fu soltanto grazie all'abilità contrattuale dei nostri amministratori che i disagi subìti furono  in parte limitati e compensati da Telecom con interventi che andarono a favore della collettività.

I vantaggi che rappresenta l'essere collegati ad una rete ad alta velocità sono facilmente immaginabili, sia per i privati cittadini sia, soprattutto, per chi svolge  attività economiche.

Per contrasto basterebbe ascoltare le lamentele di coloro i quali operano in zone della Provincia  dove la “banda larga” (quella “lenta”) non è ancora presente.

Ma vediamo quali possono essere i motivi per cui Telecom Italia si sarebbe detta disponibile a investire 1,7 milioni di euro per donare ai bergamaschi la possibilità di connettersi alla velocità di 400 megabit al secondo,  contro gli attuali 20 megabit.

Oltre al fatto che una rete internet ultraveloce sarà motivo appetibile e quindi redditizia in termini di allacciamenti, a parere di chi scrive è plausibile supporre che la società telefonica con questa operazione potrà in parte “sfruttare” quanto già realizzato con il progetto “Socrate”. Progetto che è costato molto denaro in più della cifra che ora l'azienda telefonica “regalerebbe” alla nostra città e che ha permesso a Telecom Italia di  posare nel sottosuolo cittadino una rete capillare di tubi nei quali far scorrere i cavi telefonici.

Per questo è ragionevole pensare che nell'operazione “Banda Ultra Larga” chi già può fruire di vie d'accesso proprio sia  avvantaggiato rispetto ad altri operatori: spenderà di meno e sarà meno “invasivo”.

Per quanto descritto Federconsumatori ritiene che gli amministratori della città di Bergamo debbano accogliere la proposta fatta da Telecom Italia  e facilitare la realizzazione dell'intervento.

Perdere una simile opportunità  sarebbe ingiustificabile sotto tutti gli aspetti. La nostra opinione deriva  dal dato di fatto che, una volta stabiliti i doveri dell'azienda telefonica di ripristinare a regola d'arte il territorio che si riterrà di dovere manomettere per eseguire i lavori, e che si concordi tra Comune e società  il crono-programma degli interventi, la sommatoria tra benefici, ai quali va aggiunto nuovo lavoro, e sacrifici è a favore della città, dei cittadini e degli imprenditori bergamaschi.

Auspichiamo che la politica batta un colpo».
Federconsumatori Bergamo

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