Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 11 Ottobre 2012
Città Alta: l'oratorio è squadra
Sono i Pulcini del Seminarino
Una foto, i leoni di Santa Maria Maggiore e nove pargoletti con divise e borsoni giallorossi. Dappertutto si legge Polisportiva Bergamo Alta e fin qui niente di nuovo, ma, riuscendo ad aguzzare la vista oltre il limite umano, si scorgerebbe in piccolo la dicitura Oratorio Seminarino.
Una foto, i leoni di Santa Maria Maggiore e nove pargoletti con divise e borsoni giallorossi. Dappertutto si legge Polisportiva Bergamo Alta e fin qui niente di nuovo, ma, riuscendo ad aguzzare la vista oltre il limite umano, si scorgerebbe in piccolo la dicitura Oratorio Seminarino.
Perché in Città Alta, ora, c'è una nuova realtà, ovvero la squadra Pulcini dell'oratorio di via Tassis, che da quest'anno prende parte al campionato Csi di calcio a sette: dopo tanto tempo, così, Bergamo Alta torna ad avere una squadra che si allena in casa, più precisamente sul campo Trussardi, in via alla Porta di San Lorenzo, a un tiro di schioppo dall'oratorio.
La Pba, in effetti, gioca da tempo al campo Utili e si allena a Valtesse, anche per tutta l'attività giovanile: con il battesimo della neonata squadra del Seminarino, così, si riesce a tenere viva anche la realtà sportiva della parte più antica di Bergamo. Merito di un'idea nata da un pool più o meno improvvisato e costituito da don Francesco Bigatti, curato dell'oratorio, Marco Sala, educatore professionale che lavora in quell'ambito, e Mauro Cascio, subito promosso allenatore, oltre che da Mauro Freti e Sergio Benaglia in rappresentanza della Polisportiva.
La nuova squadra, in effetti, nasce da una costola della Pba, della quale continua a fare parte e dalla quale - grazie all'aiuto degli sponsor - ha ricevuto attrezzature e divise, con l'aggiunta della speciale griffe Seminarino. «Questo progetto serve per restare vicini ad un territorio che altrimenti sarebbe povero di offerte sociali - spiega don Francesco -. Permette ai ragazzi di vivere lo sport nello stile oratoriale, senza tra l'altro allontanarsi troppo da dove abitano e rendendo così tutto più semplice anche ai genitori. Ora, tutti i bambini che giocavano all'oratorio hanno la possibilità di cimentarsi in una squadra vera, restando tutti insieme e senza allontanarsi dalla propria realtà».
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