Martinengo: precipita da 10 metri
Muore operaio 53enne di Ghisalba

Incidente mortale sul lavoro, venerdì 12 ottobre, a Martinengo, nella ditta «Lamera prefabbricati» di via Ponticello 1, dove un operaio 53enne di Ghisalba, Fiorenzo Tirloni, sposato e con due figli, è precipitato da un'altezza di circa 10 metri. Per lui nulla da fare.

Stava lavorando sul tetto di un capannone prefabbricato, quando un punto della copertura in lastre ondulate ha ceduto sotto il suo peso, facendolo cadere mortalmente da un'altezza di dieci metri.

Questa la dinamica dell'incidente sul lavoro avvenuto venerdì a Martinengo e costato la vita a Fiorenzo Tirloni, un operaio specializzato di 53 anni che abitava a Ghisalba.

Teatro della disgrazia uno dei capannoni della «Prefabbricati Lamera srl», in via Ponticello 1, nella zona produttiva est della città. La disgrazia si è consumata alle 17,30. Poco prima Fiorenzo Tirloni era salito sulla sommità del capannone all'intero del quale ci sono i grandi macchinari per stampare i prefabbricati in cemento. L'uomo, addetto alla manutenzione avrebbe dovuto fare delle verifiche alla copertura formata da lastre ondulate che consentono con la loro trasparenza di far giungere luce all'interno del capannone.

L'operaio ha perlustrato la copertura percorrendo i camminamenti in cemento, ma a un certo punto, per cause difficili da accertare, è finito su un punto delle lastre ondulate che non ha retto. Senza avere la possibilità di fare presa su un possibile appiglio, Fiorenzo Tirloni ha sfondato il tetto ed è precipitato nel vuoto da un'altezza di circa dieci metri.

L'operaio di Ghisalba è finito violentemente contro un macchinario in metallo utilizzato per dare forma ai componenti prefabbricati in cemento. Un urto tremendo che ha ucciso sul colpo l'operaio cinquantatreenne.

L'autorità giudiziaria ha autorizzato nella prima serata il trasferimento della salma a Ghisalba, nell'abitazione di via Rossini 7, dove Fiorenzo Tirloni viveva con moglie Monique e il figlio Ettore, elettricista, mentre il primogenito Giacomo lavora come cuoco a Parigi.

Proprio in mattinata al Palazzo del Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si era svolta la 62ª «Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro» tradizionalmente organizzata dall'Anmil per onorare la memoria dei caduti sul lavoro e richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica su questa drammatica realtà sociale.

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