Evasione, Ryanair si difende:
«Rispettiamo la normativa Ue»

«Ryanair si è attenuta, e continua ad attenersi, alla legislazione fiscale irlandese ed europea per quanto riguarda i suoi piloti e assistenti di volo, i quali sono coperti da leggi dell'Ue». La compagnia respinge le accuse di aver evaso i contributi in Italia.

«Ryanair si è attenuta, e continua ad attenersi, alla legislazione fiscale irlandese ed europea per quanto riguarda i suoi piloti e assistenti di volo, i quali sono coperti da leggi dell'Ue applicabili ai lavoratori del trasporto mobile rispetto al loro impiego, che ha luogo su aeromobili registrati in Irlanda (definiti come territorio irlandese secondo le norme dell'Ue)».

Così la compagnia, in un comunicato, respinge le «false affermazioni sulle tasse italiane». Tutti i piloti e gli assistenti di volo Ryanair - prosegue il testo - «operano su aeromobili irlandesi e soddisfano pienamente le norme e i pagamenti delle tasse dell'Ue. Essi sono retribuiti in Irlanda e pagano le proprie tasse e i propri contributi sociali in Irlanda sotto queste norme Europee. Questo personale lavora in Irlanda e non in Italia».

«Sotto la nuova normativa introdotta a giugno 2012, i nuovi assunti Ryanair pagheranno in futuro i loro contributi sociali nel paese dove cominciano e finiscono la propria giornata  lavorativa, e di conseguenza non pagheranno più i propri contributi sociali in Irlanda. Gli impiegati già esistenti continueranno, secondo le norme in vigore in precedenza, a pagare correttamente le proprie tasse e contributi sociali in Irlanda, che adempie pienamente alla legislazione Europea».

Stephen McNamara di Ryanair ha aggiunto: «Poiché Ryanair, e il nostro personale che vola su aeromobili irlandesi da/per l'Italia, rispetta pienamente la legislazione dell'UE in materia di tasse sul reddito e contributi sociali, le affermazioni di "evasione dei contributi sociali" fatte ieri (16 ottobre) dalla Procura di Bergamo sono false e da esse ci difenderemo energicamente. Azioni simili contro Ryanair in Belgio, Germania e Spagna si sono rivelate tutte senza successo, con i Tribunali che hanno decretato che a Ryanair e ai suoi equipaggi si applicava la giurisdizione irlandese. Le autorità italiane devono rispettare queste leggi sull'impiego dell'Unione Europea, che hanno la precedenza sulle affermazioni inesatte dei procuratori locali in Italia».

Ryanair conta attualmente un organico di oltre 8.500 persone.

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