«Mai raccolto voti per Zambetti»
Poi Gugliotta non risponde più

Prima ha smentito di essere a conoscenza dell'esistenza di un "accordo corruttivo elettorale" che riguarda l'ex assessore Domenico Zambetti ma poi, quando gli sono state contestate una per una le intercettazioni telefoniche, si è avvalso della facoltà di non rispondere dicendo di essere "stanco e provato".

Si è svolto così l'interrogatorio di Alessandro Gugliotta, uno dei presunti affiliati alla 'ndrangheta arrestato la scorsa settimana assieme, tra gli altri, allo stesso Zambetti. Gugliotta, difeso dall'avvocato Maria Teresa Zampogna, mercoledì davanti al pm della dda Giuseppe D'Amico ha negato non solo di aver mai raccolto voti a favore di Zambetti ma anche di aver mai saputo dell'esistenza di un accordo in base al quale l'ex assessore, questa l'ipotesi accusatoria, nelle ultime elezioni amministrative avrebbe comprato dalla 'ndrangheta 4 mila voti pagandoli 50 euro l'uno.

Ma poi, incalzato dal pm che gli ha chiesto di spiegare una serie di sue conversazioni telefoniche intercettate, Gugliotta non ha più voluto rispondere. Quello di mercoleedì è stato uno degli interrogatori che gli inquirenti e gli investigatori che si occupano del caso hanno in programma di fare in questi giorni dopo quelli di garanzia che si sono svolti davanti al gip.

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