Bussei: i lavori nella scuola?
«Donazioni, tutte documentate»

«I lavori di Locatelli? In parte furono pagati, in parte furono donazioni dell'imprenditore, che riconobbe il ruolo educativo della nostra attività». Dunque nessuno scambio interessato di «utilità» o favori, come sostiene la Procura, al mondo della Compagnia delle opere per ottenere, in cambio, corsie preferenziali in Regione.

«I lavori di Locatelli? In parte furono pagati, in parte furono donazioni dell'imprenditore, che riconobbe il ruolo educativo della nostra attività». Dunque nessuno scambio interessato di «utilità» o favori, come sostiene la Procura, al mondo della Compagnia delle opere per ottenere, in cambio, corsie preferenziali in Regione: solo la partecipazione volontaria di un imprenditore ad un progetto di valore sociale. È quanto sostiene Lino Bussei, presidente della Fondazione Maddalena di Canossa, ente senza scopo di lucro che promuove attività educative fra cui la scuola Imiberg di via Santa Lucia (gestita invece dalla Cooperativa Imiberg). Secondo i pm milanesi, Pierluca Locatelli avrebbe versato soldi non solo all'ex vice presidente del Consiglio regionale, Franco Nicoli Cristiani, ma anche alla Compagnia delle Opere, per ottenere appoggio in Regione e sveltire l'iter autorizzativo per la discarica di amianto a Cappella Cantone. E con lo stesso fine avrebbe eseguito gratuitamente i lavori di ristrutturazione per conto della Fondazione Maddalena di Canossa, nell'edificio dove ha sede l'Imiberg. Teorema, questo, respinto con forza da Bussei: «Locatelli ? ha dichiarato il presidente della Fondazione ? ha effettuato opere di ristrutturazione nel 2002, nel 2004, e nel 2009, peraltro lavorando molto bene. Parte di queste opere sono state pagate, parte donate dall'imprenditore, che intuì il valore della nostra idea educativa. Tutto quanto è documentato e abbiamo consegnato le carte alla Guardia di Finanza, quando ce le ha chieste, alcuni mesi fa. Nella vita sono dipendente di azienda ? puntualizza Bussei ? faccio parte della Fondazione per passione. Ne sono orgoglioso e sono contento che esistano persone, come Locatelli, che hanno sostenuto il nostro progetto educativo. Non posso che essergli riconoscente e non ho difficoltà a dire che con lui è nato anche un rapporto di stima». Quanto all'entità dei lavori svolti per la Fondazione, secondo indiscrezioni nel corso di un interrogatorio secretato Locatelli avrebbe parlato di un milione di euro. «La cifra è inferiore, peraltro comprensiva di tutte e tre le tranches di lavori», precisa Bussei, che aggiunge: «Sono molto dispiaciuto, in particolare perché in questa vicenda, a livello mediatico, si è perso del tutto il valore educativo della nostra esperienza. Ma sono sereno e convinto che tutto sarà chiarito». «L'Imiberg non c'entra» Anche la scuola Imiberg è intervenuta nella vicenda per alcune precisazioni, affidate a un comunicato: «È scorretto ? afferma l'amministratore unico della Cooperativa Imiberg, Ettore Ongis ? associare il nome Imiberg alle inchieste in corso. La cooperativa, ente senza scopo di lucro composto da genitori e insegnanti, non è sottoposta ad alcuna indagine, non ha subito perquisizioni e nessun membro ha mai ricevuto comunicazioni di natura giudiziaria. È pertanto sbagliato ? rileva Ongis ? fare collegamenti tra le indagini e la scuola». «I lavori effettuati sull'immobile, di proprietà degli Istituti Educativi di Bergamo, per la ristrutturazione del quale hanno operato molte aziende, tra le quali la Locatelli Spa, sono stati commissionati ? puntualizza Ongis ? dalla Fondazione Maddalena di Canossa, anch'esso ente senza scopo di lucro, promotore di realtà educative tra le quali l'Imiberg. Anche l'impresa Locatelli, come tanti altri soggetti privati, enti ed aziende, ha effettuato, fin dal 2001, donazioni alla Fondazione, nel solco di una millenaria tradizione cristiana di beneficenza, gratuità e lavoro volontario, riconoscendone il valore sociale ed educativo. Diffidiamo chiunque ? avverte infine ? dall'usare impropriamente il nome della scuola Imiberg, infangando la storia, l'esperienza ed il lavoro di numerose famiglie, del corpo docente e non docente, di tutti i volontari e degli studenti. La cooperativa ha già dato mandato ai suoi avvocati di tutelarla nei confronti di organi di informazione che insisteranno in collegamenti inopportuni e diffamatori».V. A.

© RIPRODUZIONE RISERVATA