Riuniti, trasloco dal 17 novembre
Comunicata la data ai dipendenti

La corsa ad ostacoli verso l'apertura del nuovo ospedale «Papa Giovanni XXIII» segna forse un punto di svolta importante. L'Azienda ospedaliera in un incontro con i sindacati ha parlato di un possibile inizio del trasloco dal 17 novembre.

La corsa ad ostacoli verso l'apertura del nuovo ospedale «Papa Giovanni XXIII» segna due punti di svolta importanti. Il primo: si è ufficialmente concluso l'iter per la certificazione antincendio e i Riuniti hanno inviato al Comune l'ultimo documento per l'agibilità.

Il secondo: l'Azienda ospedaliera nel corso di un incontro con le Rappresentanze sindacali unitarie ha parlato di un possibile inizio del trasloco a metà novembre (la data prevista è il 17, ma è condizionata dal completamento degli iter di collaudo e accreditamento) con termine dell'operazione verso la metà di dicembre.

A dare notizia del completamento della pratica antincendio sono stati gli stessi Riuniti, in una nota diffusa giovedì 18 ottobre. La palla ora passa a Palazzo Frizzoni che dovrà pronunciarsi sul via libera all'agibilità, indispensabile per arrivare all'accreditamento da parte dell'Asl e quindi all'apertura del nuovo ospedale.

Sui tempi del trasloco, invece, non arrivano comunicazioni ufficiali dai Riuniti. Giovedì 18, però, si è tenuto uno degli incontri interni programmati tra l'Azienda ospedaliera e le Rsu (presenti il direttore amministrativo Peter Assembergs e il direttore sanitario Laura Chiappa) per fare il punto proprio sul trasloco.

A quanto si è potuto apprendere, l'Azienda avrebbe comunicato alle Rappresentanze sindacali che - compatibilmente con la conclusione degli iter di collaudo e accreditamento, è stato sottolineato - il trasloco dovrebbe iniziare a metà novembre, probabilmente dal 17 in poi, e concludersi verso la metà di dicembre. Non a caso il blocco delle ferie per il personale dei Riuniti scatterà proprio da metà novembre.

Calendario alla mano, il 17 novembre è un sabato. Sembra che la scelta sia caduta proprio su questo giorno per poter «sfruttare» il fine settimana, quando parte del personale amministrativo è a riposo, e approntare il materiale necessario alla riapertura degli uffici il lunedì.

Su tutto, aleggia comunque ancora l'incertezza per il futuro della Dec, la società di Bari che ha costruito il nuovo ospedale e ha chiesto il concordato preventivo per evitare il fallimento.

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