L'episodio di bullismo a Dalmine
Prof e genitori si confrontano

È convocato per lunedì alle 14,30 il consiglio di classe dove sarà affrontata la questione che riguarda il ragazzino ferito a Dalmine, ma anche la situazione generale della classe. Alle 15,30 la riunione sarà aperta anche ai genitori.

È convocato per lunedì alle 14,30 il consiglio di classe dove sarà affrontata la questione che riguarda il ragazzino ferito a Dalmine, ma anche la situazione generale della classe. Alle 15,30 la riunione sarà aperta anche ai genitori. «Il primo pensiero va allo studente e alla speranza che la fase critica sia presto superata» afferma il preside reggente Cesare Quarenghi, che ammette anche che in un primo momento la situazione non era apparsa subito in tutta la sua gravità. «La scuola - aggiunge - si è mossa da tempo per risolvere le situazioni relazionali negative, è chiaro che non è stato sufficiente e che dovrà essere messo a punto un intervento pari all'emergenza educativa che si è creata. Per questo sarà importante l'esito del consiglio di classe aperto nel quale parleranno anche le famiglie».

«Quello che ci preme capire - aggiunge il preside vicario Giovanni Maffei, docente di musica che da anni (a differenza del reggente appena arrivato) è immerso nella realtà della media di Dalmine - è se ci sono elementi a conoscenza delle famiglie che ci sono sfuggiti».

La scuola l'anno scorso si è attivata per evitare che l'esterno della media diventi bivacco di ragazzi più grandi e che si passi dallo scambio di sigarette ad altro, ma anche per cercare di risolvere i problemi di inclusione. Nessuno nega la difficoltà di rapporti tra il ragazzo in fuga mercoledì e alcuni compagni di classe, ma nessuno degli adulti - né docenti né bidelli - sembra essere a conoscenza degli episodi specifici (rottura in testa di un ombrello, penne calpestate) descritti dalla madre del ferito, mentre è stato visto l'atto di prendere per il collo il ragazzo da parte del compagno bullo, interpretato come risposta a un precedente scambio di insulti.

L'anno scorso la scuola assicura di aver lavorato con la consulenza dello psicologo della scuola per risolvere i problemi di relazione sorti in alcune classi.

Migliorano intanto le condizioni di salute del ragazzo investito: il dodicenne dovrebbe essere presto dimesso. I genitori vogliono comunque andare fino in fondo e ora emergono anche altri atti di bullismo dal racconto dei ragazzi.

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