La Val Gandino piange Franco
I funerali sabato 27 alle 15

«Era una persona speciale, con una non comune gioia di vivere». Sono in molti in Val Gandino a ricordare lo spirito gioioso di Franco Spampatti il cinquantacinquenne vittima mercoledì 24 ottobre di un terribile schianto. I funerali sabato alle 15.

«Era una persona speciale, con una non comune gioia di vivere». Sono in molti in Val Gandino a ricordare lo spirito gioioso di Franco Spampatti il cinquantacinquenne vittima mercoledì 24 ottobre di un terribile schianto sulla provinciale 35 della Val Seriana, in territorio di Casnigo.

Dopo l'autopsia eseguita agli Ospedali Riuniti di Bergamo, è stata decisa la data dei funerali, che verranno celebrati sabato 27 ottobre, alle ore 15.

A Leffe c'è smarrimento e sono in tanti a ricordarne la giovialità amicale e la grande passione per lo sport e la montagna. Franco Spampatti era nativo di Gandino e viveva a Leffe, dove aveva sposato Liana Capponi.

Dal loro matrimonio è nato Matteo, oggi ventiquattrenne ingegnere impegnato a Feldkirch in Liechtenstein per un master, dopo essere rimasto per un anno anche in Cina. Matteo era in Italia nell'ultimo fine settimana ed era ripartito domenica, come è solito fare una volta al mese. Mercoledì è stato avvisato dell'incidente ed è subito rientrato. Un dolore straziante per una famiglia conosciuta e stimata in paese, attorno alla quale si sono stretti, nella casa di via Brugali, i parenti e gli amici più cari.

«Se ero triste oppure giù di morale – racconta commossa un'amica di famiglia – chiamavo Franco: ero certa che le sue battute e il suo entusiasmo mi avrebbero rinfrancato. Non doveva succedere, sentiremo la sua mancanza». Franco Spampatti praticava sport a livello amatoriale, faceva parte del Cai di Leffe ed era spesso impegnato con gli amici in bicicletta o in escursioni sci alpinistiche nei rifugi. Era dotato di una forza fisica non comune. Il suo ricordo è ancora vivo anche a Gandino, paese d'origine, dove ha sede il deposito di famiglia. Franco, così come il fratello Silvano, avevano seguito le orme del padre Andrea, morto una ventina d'anni fa e titolare di una attività di autotrasporto. A piangerlo anche l'anziana madre Antonietta, che risiede nella locale Casa di Riposo e cui è stata portata l'altra sera la tragica notizia.

«Aveva un carattere socievole - ricordano gli amici cresciuti con lui nel quartiere di viale Rimembranze – e capitava di incontrarlo quando passava da qui per andare al deposito dei mezzi». La famiglia Spampatti era già stata segnata dal dolore nel recente passato, quando alcuni mesi fa era morto per un male incurabile, ad appena 43 anni, un cognato di Franco, marito della sorella della moglie Liana. In passato anche un altro cognato, marito della sorella di Franco, Bruna, era morto in un incidente d'auto. Al vaglio dei carabinieri e dei periti resta la dinamica dell'incidente in cui Franco ha perso la vita. L'ipotesi più verosimile resta quella dell'auto che provenendo in senso contrario ha tagliato la strada al motociclista nel tentativo di svoltare a sinistra. Pare che l'Aprilia Dorsoduro su cui viaggiava Spampatti avesse innestata la seconda marcia, a conferma di un andatura normale.

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