5 Stelle, è scattata la corsa
Caos sui candidati in Lombardia

La chiamano democrazia liquida. E in effetti mettere degli argini è dura. Ci provano i bergamaschi, organizzatori dell'incontro regionale del Movimento 5 Stelle, sabato 27 ottobre ad Albano Sant'Alessandro. Ma alla fine sono fischi, urla, minacce di andarsene.

La chiamano democrazia liquida. E in effetti mettere degli argini è dura. Ci provano i bergamaschi, organizzatori dell'incontro regionale del Movimento 5 Stelle, sabato 27 ottobre ad Albano Sant'Alessandro. Ma alla fine sono fischi, urla, minacce di andarsene (gli scissionisti milanesi se ne vanno, ma poi tornano). Scene in stream su Secondlife.

Si suda nella sala troppo stretta, anche chi indossa le magliette col faccione del Beppe nazionale. I toni si alzano sui requisiti dei candidati: non devono essersi mai proposti prima con un altro partito e devono lasciare il lavoro per dedicarsi a tempo pieno all'incarico pubblico?

Viene messo tutto (o quasi: delle 14 proposte elaborate, ci si arena alla settima) al voto, si decide per alzata di mano. Qualche ex consigliere comunale (ce ne sono anche della Lega e dell'Idv) protesta, così come qualche professionista, che si sente escluso.

La base è eterogenea, per provenienza politica (ma c'è chi giura di non avere mai avuto tessere o di non andare alle urne da anni), età (prevale quella di mezzo) e attività (dal metalmeccanico al top manager).

Ognuno può prendere la parola e se non può se la prende lo stesso. Il tempo è scaduto, tutti a casa. Qualcuno commenta che è stato «un gran casino», qualcun altro fiero dice «che è la partecipazione dal basso, bellezza». La discussione, tanto, prosegue sulla piattaforma virtuale.

Benvenuti nel mondo dei grillini, quello che i sondaggi danno schizzato al 20% anche qui da noi. Agriturismo a chilometro zero, break per il pranzo a 15 euro («Con uno zero in meno rispetto ad altre cene»), interventi in libertà (con tanto di «Basta» e sbuffi senza censure) per decidere l'ordine del giorno, presentato da «uno qualsiasi» col microfono alla Ambra.

Perché qui di leader non ce ne sono. Tant'è che anche il bresciano Vito Crimi, già in corsa come governatore alle Regionali 2010, viene «scavalcato» da voci e dissidenti. «Se Grillo in Sicilia ha attraversato lo Stretto a nuoto, qui gli faremo scalare le Alpi orobiche», si scaldano gli animi.

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