Bufera di neve nella Bergamasca
Mezzo metro nelle alte valli

Centimetro più, centimetro meno, domenica a Foppolo è venuto giù mezzo metro di neve. Ed è andata così un po' in tutti i paesi dell'arco orobico sopra i 600/700 metri, ma anche nelle zone più alte dei Comuni attorno al Basso Sebino.

Centimetro più, centimetro meno, domenica a Foppolo è venuto giù mezzo metro di neve. Ed è andata così un po' in tutti i paesi dell'arco orobico sopra i 600/700 metri, ma anche nelle zone più alte dei Comuni attorno al Basso Sebino. In azione o comunque allertati già da venerdì in previsione della nevicata, tutti i mezzi spazzaneve delle imprese incaricate dalla Provincia per lo sgombero nelle alte valli.

Spazzaneve e spargisale, perché con le temperature a picco in serata e nella notte s'è corso il rischio che sulle strade, seppur in gran parte pulite, si potessero creare patine di ghiaccio. A creare i maggiori problemi sono stati i rami degli alberi a lato delle strade, caricati in poche ore da neve abbondante. Sulla provinciale che sale da Adrara San Rocco ai Colli di San Fermo, gli operai della Provincia sono intervenuti per tagliare dei rami finiti sulla strada che sale al valico (dove sono caduti quasi 40 centimetri di neve), chiusa al traffico da domenica pomeriggio.

Alta Val Seriana e Val di Scalve
Da anni in alta Valle Seriana e in Valle di Scalve non si registrava, a fine ottobre, una nevicata così abbondante. In pochi giorni, da un clima quasi primaverile, si è passati all'inverno con tutta la giornata a temperature compresa tra gli zero e i meno 3 gradi centigradi. La neve è cominciata a cadere a larghissime falde, dalle 9,30 ed è andata avanti tutta la giornata. Prima in montagna, sopra i 1.200 metri, e poi via via sempre più in basso fino ad imbiancare i paesi del fondovalle: Valbondione, Gandellino, Gromo, Valgoglio, Ardesio, Piario, Clusone, Castione, Rovetta, così come in Val di Scalve a Schilpario, Vilminore, Colere e Azzone. Tra Lizzola e Valbondione, a Spiazzi di Gromo, in Valcanale, a Valgoglio, al Passo Presolana, al Monte Pora e a Schilpario sono entrati in funzione spazzaneve e spargisale. Se, ad esempio, a Gromo, 675 metri di quota, la neve nel primo pomeriggio aveva raggiunto gli 8-10 centimetri, ben più abbondante è stata la nevicata dai 1.200 metri in su, là dove si snodano anche le piste da sci. Al Rifugio Campèl di Lizzola, 1.600 metri di altitudine, verso le 15 c'erano già 25 centimetri, come a Spiazzi di Gromo. La prima nevicata della stagione è iniziata verso le due di domenica notte in Val di Scalve e non ha dato tregua fino a tarda sera. Risultato? Circa 20 centimetri di neve sui mille metri, centimetri destinati ad aumentare man mano che si sale fino alle frazioni più alte: un esempio su tutti Nona, frazione di Vilminore, che con i suoi 1.340 metri di altitudine ha visto salire anche il livello della neve fino a circa 40 centimetri. A Colere erano in programma le partite del campionato Csi, prontamente rimandate dalla società organizzatrice PoliScalve Sport, per l'impraticabilità del campo.

Valle Brembana
Neve copiosa pure in Valle Brembana. Dalla tarda mattinata sono entrati in azione i mezzi spazzaneve sulla provinciale 470, in Val Taleggio e in Val Serina. La neve ha creato disagio agli automobilisti sopra i 700 metri, colti impreparati, senza gomme da neve né catene. Ad Averara attorno alle 17 c'erano almeno 40 centimetri di neve. «Temevamo un po' per la frazione di Valmoresca - spiega il sindaco Mauro Egman -, invece le strade sono state spazzate ed erano percorribili». Impossibile proseguire dopo Mezzoldo salendo lungo la strada che porta al Passo San Marco, chiuso da qualche giorno. Ad Algua una pianta carica di neve è finita in strada e ha interrotto la viabilità a Rigosa per circa mezz'ora. Diversi gli interventi dei vigili del fuoco di Zogno per rimuovere le piante cadute sulla carreggiata a causa del peso della neve, sulle strade laterali di Zogno e a San Giovanni Bianco.

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