Orio, sono tutti d'accordo:
procedura antirumore da rivedere

La revisione delle curve isofoniche s'ha da fare. E chiaramente in senso migliorativo, come del resto nello spirito della normativa. Su questo punto, tutti d'accordo martedì 30 ottobre nella riunione degli amministratori locali interessati dall'aeroporto di Orio.

La revisione delle curve isofoniche s'ha da fare. E chiaramente in senso migliorativo, come del resto nello spirito della normativa. Su questo punto, tutti d'accordo martedì 30 ottobre nella riunione degli amministratori locali interessati (talvolta loro malgrado) dall'aeroporto di Orio al Serio.

Da Palafrizzoni a Seriate, passando per Bagnatica, Brusaporto, Levate, Treviolo, Orio, Zanica, Grassobbio, Dalmine, Azzano San Paolo e Stezzano: leggermente preoccupati per lo sforamento (comunque contenuto) delle curve isofoniche registrato nel 2011, al quale Sacbo dovrà porre rimedio con uno specifico Piano di risanamento su indicazione del ministero dell'Ambiente.

Stiamo parlando comunque di poche e limitate abitazioni nel capoluogo (una cascina) e in qualche comune, come Orio e Grassobbio. La partita più grossa è semmai quella del futuro, ovvero curve isofoniche più stringenti e capaci di limitare i disagi. La loro verifica è prevista a cadenza biennale, e considerato che il vigente Piano di zonizzazione acustica è stato approvato a fine novembre 2010, siamo alla naturale scadenza.

Le curve attualmente vigenti sono state redatte sulla scorta della rotta entrata in vigore sperimentalmente il 24 settembre 2009 e diventata definitiva a febbraio del 2010. Quella che ha risparmiato San Tomaso, Villaggio degli Sposi, ma penalizzato pesantemente Colognola e soprattutto la zona Azzanella. Suscitando fior di mal di pancia anche nell'hinterland, ad Azzano San Paolo e Stezzano in primis.

Ma ci sono reali margini di miglioramento della situazione? Oggettivamente non tantissimi, anche se l'obiettivo resta l'alleggerimento delle curve, ovvero coinvolgere un'area sempre più ristretta. E per fare questo, un'importante mano potrebbe arrivare dalla tecnologia: Palafrizzoni chiederà che vengano utilizzati strumenti moderni Gps nella gestione della fase di decollo, così da ridurre il sorvolo su Colognola.

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