Appalto per la pulizia degli uffici
«E' guerra al massimo ribasso»

«Ribasso selvaggio colpisce ancora». Lo scrive la Fisascat della Cisl a proposito delle gare per l'assegnazione dell'appalto per le pulizie negli uffici comunali. La gara ha visto prevalere una società che si è aggiudicata l'appalto con un ribasso del 50%.

«Ribasso selvaggio colpisce ancora». Lo scrive la Fisascat della Cisl a proposito delle gare per l'assegnazione dell'appalto per le pulizie negli uffici comunali. La gara per Palazzo Frizzoni e Palazzo Uffici (l'unica delle tre finora assegnata) ha visto prevalere una società della provincia di Varese che si è aggiudicata l'appalto con un ribasso del 50% sulla base d'asta.

«La faccenda sta diventando sempre più seria, se non tragica. Ci sono persone che vedranno decurtato lo stipendio del 40 %, in virtù di inevitabili risparmi che la società dovrà attuare per garantire il servizio. Sarà difficile che con questi requisiti la qualità del lavoro possa restare inalterata rispetto al passato».

Stefano Allieri, della FISASCAT CISL di Bergamo, ha lanciato la carica contro il Comune, reo di affidare appalti solo seguendo la logica del massimo ribasso, «nonostante da tempo ci stiamo confrontando per rendere più adeguate le gare, perlomeno maggiormente rispettose dei diritti dei lavoratori e della qualità finale del servizio. Con questa gara, e con le prossime, tra pochi giorni il Comune dovrà scegliere l'azienda a cui assegnare il servizio, ma con queste modalità ha invece ignorato tutti i bei discorsi fatti fino a oggi, e anche gli affidamenti che ci siamo dati, proprio per impedire che sui servizi al pubblico, e sulla pelle dei lavoratori, si debba ragionare solo in termini di massimo ribasso».

«Le cose quindi non dovrebbero migliorare nemmeno per le prossime assegnazioni: nella gara per gli uffici giudiziari, la società attualmente in procinto di essere scelta (si stanno verificando le carte e le caratteristiche di ogni impresa) vanta un ribasso del 53%, e non va meglio nella gara dedicata agli uffici periferici. La situazione viene già appesantita dalla riduzione del capitolato che la Giunta comunale ha fatto sulla base d'asta: rispetto alla gara precedente, infatti, l'ammontare complessivo che il Comune mette a disposizione è calato del 30% (e questo è comprensibile, visti i chiari di luna finanziari di ogni ente pubblico), consegnando ai partecipanti all'appalto un numero minore di metri quadri da pulire e un numero di ore abbondantemente inferiore».

«Adesso, però, si scopre che la ditta aggiudicatrice dell'appalto, per stare in linea con quanto richiesto, ridurrà ulteriormente le ore a carico dei lavoratori, oltre che i metri quadri da pulire, con la logica conseguenza che la qualità del servizio, oltre che la qualità del lavoro del dipendente, subiranno un drastico calo».

«La battaglia contro il “massimo ribasso” è uno dei punti fermi della politica sindacale di FISASCAT Bergamo: “in molti casi e in precedenti occasioni siamo riusciti a far approvare condizioni favorevoli per i lavoratori e per la qualità del servizio – ci dice Alberto Citerio, segretario generale della categoria-, come ci aspettiamo che accada anche con il comune di Bergamo. In questo frangente ed a fronte di quanto sta succedendo nel sistema degli appalti, chiediamo al Comune di Bergamo una assunzione forte di responsabilità e chiederemo un incontro all'Assessorato di competenza per la condivisione di un sistema di regole, un vero e proprio protocollo tra le parti, che regoli tutte le gare di appalto di servizi del Comune».

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