Dalla cella del carcere al lavoro
La rinascita dalla Val Seriana

All'ombra della Presolana, da dieci anni a questa parte il Comune dà lavoro ai carcerati, quelli che l'articolo 21 lascia uscire qualche ora al giorno dalla casa circondariale per darsi da fare all'esterno mentre scontano la loro pena.

All'ombra della Presolana, da dieci anni a questa parte il Comune dà lavoro ai carcerati, quelli che l'articolo 21 lascia uscire qualche ora al giorno dalla casa circondariale per darsi da fare all'esterno mentre scontano la loro pena.

Si lavora grazie al progetto promosso dal comitato Carcere e territorio che dal 2002 coinvolge i paesi dell'Unione Comuni della Presolana e il carcere di Bergamo. Fu il primo a partire in Italia e oggi, qui in alta Valle Seriana, sono cinque i detenuti impegnati a sistemare sentieri e parchi, ridipingere barriere e livellare tombini.

«La maggior parte di chi è in carcere e ha la possibilità di uscire si comporta egregiamente» spiega il presidente dell'Unione dei Comuni della Presolana, Gianpietro Schiavi, sindaco di Onore. Ma il detenuto assegnato proprio a Onore qualche tempo fa è sparito. Si è costituito dopo tre giorni, perdendo comunque i benefici dell'articolo 21. E la seconda revoca è scattata qualche giorno fa per inosservanza delle prescrizioni da parte di un altro detenuto. A malincuore, ma andava fatto, e sul progetto non si fa – comunque – dietrofront.

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