Impossibile arrivare al posto di lavoro
La Cgil alle Poste: sistemate la pedana

Impossibile arrivare al proprio posto di lavoro se non rischiando, ogni mattina, di farsi male: c'è un nuovo capitolo nella vicenda del lavoratore di Poste Italiane che, affetto da sclerosi laterale, ha trovato di nuovo inutilizzabile la pedana mobile per il trasporto dei disabili.

Impossibile arrivare al proprio posto di lavoro se non rischiando, ogni mattina, di farsi male: c'è un nuovo capitolo nella vicenda del lavoratore di Poste Italiane che, costretto dalla sclerosi laterale progressiva a muoversi con un deambulatore, al rientro da un periodo di convalescenza ha trovato di nuovo inutilizzabile la pedana mobile per il trasporto dei disabili.

Aperto da quasi tre anni, il Centro di recapito di Poste Italiane in via Galimberti a Redona è dotato di pedana (per la salita e la discesa di una scala) che sin dall'inizio non funziona. Ora, dopo aver denunciato la situazione sulla stampa locale (e dopo averla segnalata anche all'interno dell'azienda con due diversi verbali di sopralluogo dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza nel 2010 e all'inizio di quest'anno) la Slc-Cgil ha inviato una lettera alla Direzione del Recapito Provinciale n.5 di Bergamo, all'ufficio delle Risorse Umane Regionali di Milano, al Presidio di Tutela Aziendale di Sesto San Giovanni e, per conoscenza, al Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell'Asl di Bergamo.

La lettera, spedita il 6 novembre, è firmata da Paolo Turani della segreteria Slc-Cgil di Bergamo e da Angela Cominelli, Rls dell'Unità Produttiva Bergamo 1. «Nella sede del Cdm di Bergamo in via Galimberti lunedì 5 novembre si è presentato per prendere regolarmente servizio un lavoratore diversamente abile. Accompagnato dalla scrivente organizzazione sindacale, il lavoratore si è avvicinato all'apposita pedana mobile, predisposta per l'accesso dei diversamente abili che dovrebbe consentire il superamento di una rampa di scale e quindi l'accesso al luogo di lavoro. La pedana non era funzionante».

«Attraverso l'ausilio di un deambulatore il lavoratore ha cercato quindi di accedere al proprio luogo di lavoro, attraverso la rampa d'ingresso riservata all'accesso al pubblico, ma sia per la pendenza della rampa che per la sua lunghezza, non è riuscito nel tale tentativo. A questo punto il lavoratore in assenza di alternative, ha cercato di accedere da un'altra rampa d'ingresso, riservata all'accettazione Grandi Clienti, attraverso la quale è riuscito ad entrare e a raggiungere la propria postazione di lavoro».

«Tale punto di accesso si trova all'interno di un'area di transito e scambio di mezzi pesanti, dedicata allo scarico e carico dei prodotti postali destinati sia alla città, che alla provincia di Bergamo. È un'area, dunque, priva di qualunque idoneità all'ingresso dei diversamente abili e addirittura interdetta al passaggio di qualunque pedone, per ovvie ragioni di sicurezza».

«Quanto avvenuto lunedì è il risultato del mancato funzionamento della pedana d'accesso, installata ma mai resa funzionante. A tale proposito la Slc-Cgil ricorda che:
· con verbale di sopralluogo degli Rls presso il Cdm di Bergamo datato 27/12/2010 e formalizzato alle competenti strutture aziendali, è stata richiesta l'urgente messa in funzione della pedana per l'ingresso dei diversamente abili;
· con verbale di sopralluogo degli Rls presso il Cdm di Bergamo datato 25/01/2012 e formalizzato alle competenti strutture aziendali, è stata richiesta l'urgente messa in funzione della pedana per l'ingresso dei diversamente abili.

Inutile ogni ulteriore considerazione, se non quella che è ora di arrivare ad una soluzione che, tra l'altro, è assolutamente alla portata di mano (far funzionare qualcosa che è già installato), ma che non è mai stata attuata da parte di Poste Italiane, nonostante ripetuti e continui solleciti».

«La Slc-Cgil riterrà direttamente responsabile Poste Italiane, a tutti gli effetti, di quanto possa accadere ai lavoratori diversamente abili che non vengano messi quotidianamente in condizione di poter accedere in modo sicuro e adeguato ai locali di via Galimberti 5. Chiediamo quindi di conoscere, attraverso una chiara e completa comunicazione formale, a partire da quale data verrà resa funzionante la pedana per l'ingresso dei diversamente abili, o se sia necessaria una sua sostituzione».

«Chiediamo, inoltre, che i tempi previsti per tale adeguamento e la tipologia degli interventi necessari vengano trasmessi per indispensabile conoscenza alle competenti strutture del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell'Asl di Bergamo».

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