Casa «verde» e di qualità?
C. Mezzate ti fa lo sconto

A Costa di Mezzate si punta all'edilizia «verde» di qualità. Il Consiglio comunale ha votato all'unanimità, nella seduta del 30 ottobre, l'allegato energetico al regolamento edilizio prevedendo una riduzione degli oneri d'urbanizzazione.

A Costa di Mezzate si punta all'edilizia «verde» di qualità, con riguardo per le tasche dei residenti che intendono migliorare il modo di abitare la casa e, di riflesso, l'ambiente. Il Consiglio comunale ha votato all'unanimità, nella seduta del 30 ottobre, l'allegato energetico al regolamento edilizio prevedendo una riduzione degli oneri d'urbanizzazione pari all'8% per il privato che decide di ristrutturare la propria abitazione o costruirla ex novo, per sé o per i suoi familiari, nell'ottica del risparmio energetico, quindi utilizzando materiali e sistemi di costruzione adatti ad ottenere un edificio di classe A, B o C di qualità.

Per le imprese costruttrici, invece, lo sconto sugli oneri si attesta al 4%, in quanto inserite in un sistema di mercato che non riguarda il singolo privato. «Costa di Mezzate, avendo aderito al patto dei sindaci, sta mettendo in campo una serie d'iniziative volte al risparmio energetico e al contenimento delle emissioni – ha esordito il sindaco Giovanni Marzanni –. Uno dei requisiti fondamentali per attuare questo tipo di strategia è l'adozione di un allegato energetico al regolamento edilizio, in quanto il patrimonio edilizio residenziale è una fonte importante di consumo d'energia e di emissioni; avere case il più possibile performanti aiuta l'ambiente».

 Nello specifico, precisa il sindaco: «L'incentivo consiste nella riduzione degli oneri d'urbanizzazione per il privato che ristruttura o costruisce per abitare, rispetto all'impresa che realizza per vendere. Dato che non siamo in grado, come Comune, di controllare l'andamento dei prezzi degli immobili sul mercato, ci siamo posti più direttamente il problema di sostenere chi fa da sé: proponiamo di premiare gli interventi di classe A, B e C, riducendo del 50% gli oneri a carico di chi costruisce, ma raddoppiando la premialità qualora il titolare dell'intervento trasferisca la residenza entro sei mesi o già risieda nell'edificio riqualificato. L'impresa, che invece non è in grado di trasferire la residenza, ha comunque l'incentivo ma ridotto del 50% rispetto al privato perché il Comune non può garantire che lo sconto sugli oneri si traduca in un vantaggio per l'acquirente che comprerà l'immobile».

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