«Camici sporchi», nove arrestati
Medico di Brembate ai domiciliari

I carabinieri del Nas hanno arrestato nell'operazione «Camici sporchi» 9 cardiologi, applicando il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 12 aziende di attrezzature sanitarie. Fra loro un cardiologo di Brembate ora sospeso.

I carabinieri del Nas hanno arrestato nell'operazione «Camici sporchi» 9 cardiologi, applicando il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 12 aziende di attrezzature sanitarie. Fra loro un cardiologo di Brembate, Andrea Amato di 36 anni, in servizio al Policlinico San Marco di Zingonia dove peraltro è già stato sospeso in attesa degli sviluppi dell'indagine. Amato è agli arresti domiciliari.

Gli arrestati sono specialisti che hanno svolto (o svolgono) attività nella Cardiologia del Policlinico di Modena, accusati a vario titolo di associazione per delinquere, peculato, corruzione, falso,truffa al sistema sanitari nazionale e sperimentazioni cliniche senza autorizzazione.

Il  cardiologo di Brembate Sotto è un ex frequentatore di un master al Policlinico di Modena e a quel periodo si riferiscono i fatti che gli vengono contestati

Giuseppe Sangiorgi, ex direttore della struttura di Emodinamica nel reparto di Cardiologia del Policlinico di Modena, è l'unico medico finito in carcere nell'ambito dell'operazione Camici sporchi. Gli altri sono ai domiciliari. L'indagine, relativa al periodo 2009-2011, parti da una denuncia (fatta dell'associazione Amici del Cuore nel febbraio 2011) su presunte sperimentazioni chirurgiche non autorizzate a Emodinamica che avevano avuto conseguenze sui pazienti.

Le indagini dei carabinieri proseguono infatti su due morti sospette di persone sottoposte a interventi, ma al momento i loro decessi non sono confluiti nelle accuse. L'inchiesta dei carabinieri ha individuato in Sangiorgi il referente dell'organizzazione, che, sempre stando alle accuse, avrebbe utilizzato attrezzature mediche non autorizzate il cui acquisto gravava sul Servizio sanitario pubblico. Sono stati confiscati beni per un milione di euro. Sono inoltre stati sequestrati i conti correnti di Sangiorgi e quelli di tre onlus, per le indagini create fittiziamente.

Sulla vicenda è intervenuto il ministro della salute Renato Balduzzi per il quale «L'operazione Camici sporchi mette in evidenza un aspetto brutto ma anche un altro positivo: il primo dimostra (se confermate le pesanti accuse) che c'è purtroppo una quota di professionisti che non sta alle regole del sistema. Il secondo aspetto è che esiste un sistema di contrasto importante che riesce a sgominare illegalità e corruzioni; e questo grazie anche al ruolo dei carabinieri del Nas».

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