Bergamaschi supertartassati:
si va verso l'addio a Equitalia

Massima incertezza, qualche confusione e molto gioco d'anticipo. È quanto accade davanti all'uscita di scena di Equitalia quale protagonista assoluta nella riscossione dei tributi per conto degli enti locali. Un bye bye non ancora chiaro, almeno nella tempistica.

Massima incertezza, qualche confusione e molto gioco d'anticipo. È quanto accade davanti all'uscita di scena di Equitalia quale protagonista assoluta nella riscossione dei tributi per conto degli enti locali. Un bye bye non ancora chiaro, almeno nella tempistica.

Perché una prima legge ha stabilito che Equitalia cessasse la riscossione dei tributi per conto degli enti locali a partire dal primo gennaio prossimo. Data prorogata al 30 giugno 2013 dopo una sollevata di scudi da parte delle amministrazioni comunali. Ma ora, un emendamento della Lega passato in commissione Bilancio alla Camera, lascia ampia possibilità ai comuni di decidere se licenziare Equitalia senza aspettare il primo di luglio prossimo.

La questione Equitalia è un tema particolarmente sensibile nella Bergamasca e in generale in Lombardia. Nel primo caso risultiamo supertartassati: siamo tra le prime province in Italia con oltre 140 milioni di euro versati in un anno (ma il dato è del 2007). E per quanto riguarda la nostra regione, il discorso non cambia

Molti comuni, soprattutto quelli piccoli che hanno affidato a Equitalia la riscossione di tutti i tributi, sono in fibrillazione: come organizzarsi? Altri, invece, sono pronti da tempo, e sperano solo che l'emendamento della Lega passi anche al Senato. È il caso del Comune di Bergamo.

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