Debora, gli amici dell'oratorio
la veglieranno tutta la notte

Schietta e con un cuore grande così, come sanno essere i nostri ragazzi. Giulia Mazzoleni della sua amica Debora ricorda «i modi diretti, spigliati: diceva sempre quello che pensava». Insieme partecipavano alle attività dell'oratorio, all'interno del Gruppo giovani che conta una ventina di ragazzi.

Lo stesso gruppo che si è incontrato anche ieri sera, anticipando di un giorno la riunione settimanale «perché dovevamo farlo, la nostra Debora non c'è più, l'abbiamo sentita in internet martedì e ora non c'è più: abbiamo il bisogno di fermarci a pensare. E pregare» dice un'amica che domenica era con la diciassettenne in oratorio.

«Era sempre qui, quando poteva – conferma il parroco don Elio Artifoni –: domenica aveva organizzato i giochi e i premi per la festa dei nonni. Era molto attiva, molto generosa, siamo esterrefatti per la sua morte improvvisa».

Giovedì sera i «suoi» ragazzi si ritroveranno nella chiesa parrocchiale, dove alle 20 inizierà la veglia funebre. Al centro della navata, Debora la cuoca pasticciera, Debora che se c'era da far divertire i bambini più piccoli era un gioco senza fine, Debora la piena di gioia. La salma della diciassettenne, il cui arrivo a Prezzate è previsto per questo pomeriggio, dopo l'autopsia a Bergamo, non farà tappa nella casa di via De Gasperi.

Troppa gente, troppi amici da contenere: su consiglio di don Elio, papà Luciano, che di mestiere fa l'artigiano decoratore, e mamma Nicoletta, casalinga («ero tutta per lei, lei era tutta la mia vita», dice con voce calma parlando dell'unica figlia), hanno deciso che sia la chiesa, l'ultima camera della loro bambina.

E non sarà mai sola: «I giovani staranno a turno in chiesa per tutta la notte – aggiunge il parroco –, mi hanno detto che non vogliono lasciarla sola». Ci sarà anche la migliore amica di Debora, Beatrice Azzolari. Si trovava all'estero in gita con la scuola, rientrerà questa mattina per restare vicina agli amici, alla sua Debo.

Marta Todeschini