«Orio è dedicato ai low cost»
La Regione: strategico con Linate

«La Lombardia ha sempre avuto una strategia chiara sul tema dello sviluppo del trasporto aereo». Lo dice l'assessore Gilardoni che su Orio sottolinea: «È dedicato al traffico low cost ed è strategico insieme a Linate».

«Regione Lombardia ha sempre avuto una strategia chiara sul tema dello sviluppo di un settore decisivo come quello del trasporto aereo e anche sul proprio sistema di scali». Lo ha detto l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Andrea Gilardoni, intervenendo nel dibattito di questi giorni sugli aeroporti lombardi.

«La programmazione regionale degli ultimi decenni ha individuato un ruolo preciso per ciascuno scalo - ha proseguito Gilardoni -. Malpensa aeroporto intercontinentale, Linate city airport, Orio al Serio dedicato al traffico low cost e Montichiari come cargo e riserva di traffico per un bacino che potrebbe raddoppiare in termini di domanda. Un disegno strategico che Enac ha fatto suo».

In particolare l'assessore ha ricordato che «nel Piano nazionale redatto da Enac, che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha assicurato dovrebbe essere approvato entro la fine di quest'anno, Malpensa, insieme a Roma Fiumicino e Venezia Tessera, rappresenta uno degli accessi intercontinentali, da e per il resto del mondo, che rispondono efficacemente alla domanda di trasporto aereo di ampi bacini di utenza. Milano Linate e Orio al Serio sono classificati tra gli aeroporti strategici e Montichiari costituisce una riserva di capacità a lungo termine».

Gilardoni ha concluso ricordando tutti gli interventi attuati da Regione per favorire lo sviluppo dello scalo varesino: «Le corse ferroviarie dalle stazioni di Milano a Malpensa, il collegamento con l'Alta velocità, la realizzazione di infrastrutture stradali e l'organizzazione di un servizio taxi adeguato. Importanti anche i progetti in corso, come il collegamento ferroviario tra i due Terminal - ha spiegato l'assessore -. In questo momento e per i prossimi anni, sarebbe assai discutibile non solo abbandonare questo disegno, ma anche solo rinunciare al massimo consolidamento di Malpensa. Certamente, nel lungo periodo, potrà essere esaminata l'ipotesi di realizzare un nuovo grande scalo per il Nord del Paese, senza dimenticare che andrebbero raccolte anche consistenti risorse finanziarie: non meno di 5 miliardi di euro».

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