Moio e Barzizza, battaglia vinta
Le cabine telefoniche restano

Moio e Barzizza battaglia vinta: le cabine restano. Dovevano essere rimosse entro il 31 ottobre, ma non se ne farà nulla. Moio de' Calvi e Barzizza hanno vinto la battaglia contro Telecom e le cabine telefoniche dei due piccoli centri resteranno al loro posto.

Moio e Barzizza battaglia vinta: le cabine restano. Dovevano essere rimosse entro il 31 ottobre, ma non se ne farà nulla. Moio de' Calvi e Barzizza hanno vinto la battaglia contro Telecom e le cabine telefoniche dei due piccoli centri resteranno al loro posto.

La notizia è rimbalzata martedì 20 novembre fra la Val Brembana e la Val Gandino, dove, ai comuni di Moio e Gandino, sono state notificate le delibere dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni cui le amministrazioni avevano presentato ricorso nei mesi scorsi.

Si tratta di due provvedimenti “fotocopia” firmati dal dirigente Sergio Dal Grosso, che ha accolto in pieno le tesi sollevate dalle amministrazioni riguardo l'inopportunità della rimozione delle cabine da parte di Telecom. In entrambi i casi la vittoria che replica quella del 2010, quando Moio a primavera e Barzizza in autunno erano scese in campo per contrastare la rimozione, nell'ambito del piano approvato nella primavera di due anni fa. La diffusione dei cellulari, (l'Italia ha il record in Europa) aveva suggerito di eliminare le cabine che avessero un indice di utilizzo inferiore ad una chiamata al giorno. Venivano salvaguardati luoghi di interesse sociale e determinata la possibilità di inviare specifica opposizione alla rimozione delle cabine, sulle quali vengono apposti vistosi cartelli di preavviso.

“Abbiamo ribadito le ragioni del 2010 – spiega soddisfatto Davide Calvi, sindaco di Moio - legate all'intermittenza del segnale radiomobile, alla distanza da altri posti pubblici e all'utilità sociale in un paese piccolo e turistico come il nostro”. Moio due anni fa aveva fatto giurisprudenza, aggiudicandosi un ricorso contro il gigante Telecom fra la sorpresa generale dei media di tutta Italia. Lo scorso agosto era arrivato un nuovo preavviso di rimozione: nuova battaglia, e una prima vittoria parziale già a settembre, quando il Garante aveva intimato a Telecom la sospensione della procedura. “La nuova sentenza – aggiunge Calvi, che aveva minacciato in caso di rimozione di chiudersi nella cabina – dice chiaramente che lo staus quo del servizio telefonico a Moio in questi due anni non è cambiato e finalmente rileva come il contesto montano sia elemento essenziale fra i parametri tenuti in considerazione”.

Il Garante, a Moio e anche a Barzizza, richiama l'assenza di un posto pubblico alternativo nel raggio di 500 metri e l'assenza (ma sarebbe più corretto parlare di carenza) di segnale radiomobile. Viva soddisfazione viene espressa anche a Gandino, nella frazione Barzizza, dove a muoversi a fianco del comune è stata soprattutto la Consulta di Frazione con il suo presidente Livio Marchi, fresco di riconferma.

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