Comunità Montana condannata
Maxi multa da 1,4 milioni: chi paga?

E adesso chi paga? Perché uno dei problemi nella prima udienza vinta dalla società Icla è anche questa, capire chi dovrà pagare la sanzione di un milione e 400 mila euro emessa dal tribunale di Bergamo nella vicenda che vede coinvolta la Comunità Montana.

E adesso chi paga? Perché uno dei problemi nella prima udienza vinta dalla società Icla è anche questa, capire chi dovrà pagare la sanzione di un milione e 400 mila euro emessa dal tribunale di Bergamo nella vicenda che vede coinvolta la società che ha realizzato l'acquedotto dei laghi che percorre la valle Cavallina e la Comunità montana dei laghi bergamaschi.

Per capire la vicenda e la sentenza di primo grado bisogna fare un salto indietro ai primi anni '90 quando la ditta Icla inizia la realizzazione dell'acquedotto, un'opera imponente commissionata dalla Comunità montana della valle Cavallina che scende lungo tutta la valle. La ditta conclude il suo lavoro ma i soldi non arrivano e così dopo alcuni anni, la società deve addirittura chiudere, pur vantando un credito nei confronti delle istituzioni. La ditta Icla decide allora di dare il via alla causa alla fine degli anni '90.

Ora a distanza di più di dieci anni dai fatti, è arrivata la sentenza di primo grado che condanna gli eredi della Comunità montana della valle Cavallina, vale a dire la Comunità montana dei laghi bergamaschi, a pagare un milione e 400 mila euro di danni. Ma ora bisognerà capire chi dovrà veramente pagare la multa e chi è veramente l'erede della Comunità montana della valle Cavallina.

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