Addio alle corsie preferenziali
Palafrizzoni le butta nel cestino

Preferenziali sì, ma a fondo cieco. La vicenda delle corsie di via Broseta e via Borgo Palazzo, ipotizzate dal Piano urbano del traffico, è finita prima ancora di cominciare. COMMENTA SUL BLOG DE L'ECO LAB

Preferenziali sì, ma a fondo cieco. La vicenda delle corsie di via Broseta e via Borgo Palazzo, ipotizzate dal Piano urbano del traffico, è finita prima ancora di cominciare. Senza nemmeno attendere il dibattito in Consiglio comunale, l'amministrazione comunale si è espressa e, come prevedibile, dopo le polemiche e le sollevazioni dei commercianti, non si tratta di un parere positivo.

«Più che una risorsa, le corsie rappresenterebbero un problema» è la sintesi dell'assessore alla Mobilità Gianfranco Ceci. «I due nuovi tracciati – aggiunge - erano proposte tecniche sulle quali abbiamo già maturano la nostra riflessione e la conclusione è che le criticità supererebbero di gran lunga i vantaggi. Soprattutto nelle ore di punta, si formerebbero infatti dei “tappi” su arterie che, nonostante le due carreggiate per ciascun senso si marcia, si trovano a fare i conti con flussi di traffico già notevoli».

«Su questo tema – spiega ancora Gianfranco Ceci – la Giunta non ha competenza perché l'iter del Put riguarda i cittadini, le commissioni e il Consiglio, ma anche prendendo atto delle osservazioni che ci sono giunte dalle associazioni dei commercianti, abbiamo indicato i problemi cui si andrebbe incontro».

La questione era già stata affrontata nelle scorse settimane. Le voci sui percorsi riservati agli autobus aveva suscitato infatti una vera e propria sollevazione popolare e, alle prese di posizione dei comitati di quartiere e dei commercianti, si erano ben presto aggiunte anche le critiche degli stessi partiti di maggioranza (Lega, Pdl e Lista Tentorio) che avevano espresso le loro perplessità in una riunione, invitando Ceci a rivedere la previsione.

Così in occasione dell'approvazione dello stesso Piano urbano del traffico era arrivato un primo stop con una nota che, pur facendo intuire l'orientamento non proprio positivo - «non abbiamo alcuna preclusione rispetto alle richieste delle associazioni di categoria», si leggeva – lasciava però l'ultima parola al Consiglio. Adesso la sterzata è più decisa e per le corsie non sembrerebbero esserci grandi speranze. In altre parole: morte e sepolte.

Sul tavolo resta un Put articolato – i punti elencati dall'assessorato sono quasi trenta – che spazia dalle Ztl alle zone 30, dall'infomobilità al bikesharing, dal bando per il trasporto pubblico locale a quello con i mezzi elettrici per le merci. «Non vorrei che il dibattito si riducesse alla questione corsie sì, corsie no – conclude l'assessore alla Mobilità – il piano va ben oltre e guarda al futuro. Abbiamo già ottenuto una Vas (la Valutazione di impatto ambientale), positiva e ci auguriamo che anche il Consiglio si esprima allo stesso modo. Nel frattempo coinvolgeremo i cittadini. Stiamo organizzando un'assemblea per illustrare il documento la prossima settimana: si svolgerà al cineteatro di Borgo Santa Caterina o in alternativa alle Grazie». COMMENTA SUL BLOG DE L'ECO LAB

Emanuele Falchetti

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