Il questore Finolli: «È un fatto grave
ma i controlli interni hanno funzionato»

«Più una novella di Gogol che realtà». Quando gli hanno detto che otto dei suoi uomini anzichè pattugliare il territorio passavano le ore davanti alle slot machine, a Dino Finolli - questore di Bergamo - è venuta questa osservazione.

«Più una novella di Gogol che realtà». Quando gli hanno detto che otto dei suoi uomini anzichè pattugliare il territorio passavano le ore davanti alle slot machine, a Dino Finolli - questore di Bergamo - è venuta questa osservazione.

«È un fatto grave - commenta il questore -, documentato dai filmati, ma che non scalfisce il clima sereno che si respira in Questura, un clima fatto da tutto il resto del personale che continua a fare il proprio lavoro senza sosta e senza guardare l'orologio».

«Certo, il pericolo che questa vicenda getti fango anche su chi ha sempre lavorato onestamente e continua a farlo - prosegue Finolli - c'è, è innegabile, ma per fugare sospetti di questo genere è bene ricordare che i controlli interni per segnalare la questione e per porvi rimedio hanno funzionato bene. l'indagine è partita proprio da un organo interno».

La vicenda non sembra comunque aver posto fine al controllo del territorio, anche se gli otto agenti sono stati trasferiti a Treviglio e non rimpiazzati. «Il controllo del territorio - dice il questore Finolli - non è mai venuto meno, né lo sarà in futuro. Faremo fronte con le forze che abbiamo, faremo sacrifici. Ma ci tengo a rassicurare la cittadinanza che le nostre Volanti continueranno a uscire sul territorio. Il giorno che non usciranno più, vorrà dire che a capo della questura non ci sono più io».

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