Foresto Sparso, addio a Matteo
In chiesa le squadre in divisa

I rintocchi sordi delle campane, i volti ammutoliti di tanti giovani, e poi gli amici e tutti i giocatori delle squadre di calcio del Foresto Sparso in divisa. In tanti hanno dato l'ultimo saluto a Matteo Freti, vittima giovedì sera di un tragico infortunio.

I rintocchi sordi delle campane, i volti ammutoliti di tanti giovani, e poi gli amici e tutti i giocatori delle squadre di calcio del Foresto Sparso in divisa. In tanti hanno dato l'ultimo saluto a Matteo Freti, il 28enne vittima giovedì sera di un tragico infortunio sul lavoro nel quale era rimasto schiacciato dal proprio autocarro.

Quando la bara di Matteo ha varcato la soglia della parrocchiale, la chiesa di San Marco era già gremita di gente che si è voluta stringere attorno ai familiari e conoscenti. Fra i tanti cesti di fiori c'era anche una dedica speciale, tratta da una poesia scritta dal poeta statunitense Walt Whitman: “Oh! Capitano, mio Capitano, il tremendo viaggio è compiuto”.

“Ci ha lasciato troppo in fretta, come un fiamma improvvisamente spenta da un inatteso colpo di vento”. Lo ha ricordato così don Davide Nembrini, parroco di Foresto Sparso, iniziando l'omelia del rito funebre. “Matteo con responsabilità e maturità ha saputo scegliere le proprie priorità, lasciando lo sport agonistico nel quale emergeva e che amava, a favore dell'impegno lavorativo nell'azienda di famiglia e soprattutto per riservare attenzione alla moglie Federica e al piccolo figlio Andrea. Un esempio per molti» ha concluso il parroco don Davide Nembrini.

Al rito funebre hanno concelebratodon Claudio Forlani, parroco di Predore, paese di origine della moglie, don Cristoforo Vescovi, parroco di Villongo, mons. Ilario Girelli e don Giuseppe Donghi, entrambi di Predore e Padre Luca Zanchi, di Foresto Sparso. Al termine la salma è stata tumulata nel cimitero comunale.

La disgrazia si era consumata giovedì pochi attimi prima che Matteo raggiungesse la moglie e il figlioletto Andrea, di quasi tre anni. Durante il fine settimana in tanti avevano reso omaggio a Matteo nell'abitazione di famiglia in via San Giuseppe 23 a Foresto Sparso, dov'era stata allestita la camera ardente e dove si era tenuta anche una veglia funebre.

La scomparsa del 28enne ha destato profondo cordoglio nell'intero Basso Sebino, in particolare Foresto Sparso e Predore, quest'ultimo paese di provenienza della moglie Federica Lanza. Appassionato di calcio e bomber di rango, Matteo era conosciuto anche nel resto della provincia per aver vestito, per sette anni, la maglia bianco-blu della squadra del suo paese e per cinque la fascia di capitano, contribuendo con le sue reti al passaggio di categoria.

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