Villette sulla rotta migratoria
Ribaltone: «È tutto regolare»

Torna alla ribalta il caso del cantiere delle villette nel valico di Ganda, ad Aviatico: dopo le contestazioni ai permessi di costruire avanzate dal Wwf e la decisione del Tar di Brescia di annullare l'ultimo rilasciato, il Consiglio di Stato ha ribaltato la situazione.

Torna alla ribalta il caso del cantiere delle villette nel valico di Ganda, ad Aviatico: dopo le contestazioni ai permessi di costruire avanzate dal Wwf e la decisione del Tar di Brescia di annullare l'ultimo rilasciato, bloccando così di fatto l'edificazione, venerdì è arrivato il pronunciamento del Consiglio di Stato, a cui i proprietari del cantiere avevano fatto ricorso, che ha nuovamente ribaltato la situazione.

La sentenza infatti accoglie il ricorso e, come conseguenza, annulla la decisione presa in primo grado dai giudici bresciani. Tra l'altro la motivazione assunta dai giudici del Consiglio di Stato (la sentenza è la numero 5.941 della Quarta sezione, collegio presieduto dal giudice Gaetano Trotta) per accogliere il ricorso è proprio il rispetto, da parte dei proprietari del cantiere e dell'azienda agricola su cui insiste, della legge regionale 12 del 2005, la stessa che - paradossalmente - era stata ritenuta non rispettata da parte del Tribunale amministrativo.

La decisione favorevole ai proprietari dell'azienda agricola potrebbe ora incidere drasticamente anche sull'inchiesta penale per abuso edilizio e abuso d'ufficio aperta dal pm Laura Cocucci sulla base dell'esposto presentato dal Wwf. Quattro gli indagati che compariranno venerdì in udienza preliminare davanti al gup Raffaella Mascarino per quelle contestazioni: si tratta dei due proprietari (Eugenio Noris e Felicita Merelli, assistiti dall'avvocato Livio Giardino), del tecnico intervenuto con un parere su richiesta del Comune e del sindaco Stefano Dentella.

Leggi di più su L'Eco di martedì 27 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA