I ritardatari delle primarie:
già più di 1.700 le richieste

Per l'iscrizione al secondo turno delle primarie del centrosinistra solo a Bergamo sono arrivate 1.700 richieste in 24 ore. Può votare chi è andato alle urne al primo turno oppure chi non ha potuto per cause «non dipendenti dalla propria volontà».

Per l'iscrizione al secondo turno delle primarie del centrosinistra - che dovranno scegliere fra Bersani e Renzi - solo a Bergamo sono arrivate 1.700 richieste in 24 ore.

L'indirizzo [email protected] è stato dunque bersagliato: oltre alle 1.700 mail anche numerose telefonate e tante persone che si sono presentate di persona all'ufficio elettorale per chiedere chiarimenti, o per chiedere di poter essere registrati come votanti al secondo turno.

Ad affrontare questa ingente mole di lavoro (molto più di quello previsto) all'ufficio elettorale di Bergamo c'erano 4 volontari, che hanno fatto del proprio meglio per fornire ad ognuno una risposta e per chiarire dubbi, nonostante il clima non sempre sereno.

Questo - spiega Gabriele Riva, segretario provinciale Pd - per tutta la giornata di ieri, dalle 8 del mattino alle 19; solo da quell'ora, infatti, sono partite le mail "automatiche", oggetto di polemica, in cui ci si scusava per il disagio e si spiegava che difficilmente si sarebbe potuto rispondere direttamente e in tempo utile a tutte le richieste pervenute (ricordiamo che la risposta dovrà per forza arrivare entro la giornata di sabato, visto che domenica si vota, e che le mail inviate sono più di 1.700).

Già da venerdì mattina, con l'apertura dell'ufficio elettorale, il lavoro di raccolta delle richieste è ripreso normalmente. Il Pd ricorda anche che, secondo il regolamento firmato da tutti i candidati alle primarie, potranno votare a questo secondo turno solo coloro che hanno votato al primo, chi si è preregistrato entro il 25 novembre e chi non ha potuto registrarsi per cause «non dipendenti dalla propria volontà».

Sarà proprio il coordinamento provinciale per le primarie composto da rappresentanti di tutti i candidati a valutare, caso per caso, la sussistenza di valide motivazioni di impedimento e a comunicare ai presidenti di seggio le liste aggiornate.

«I presidenti di seggio - precisa il comunicato - potranno far votare soltanto gli elettori regolarmente iscritti nelle liste. Recarsi ai seggi senza aver ricevuto l'autorizzazione del coordinamento, pertanto, può solo creare ulteriori disagi per tutti».

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