«I certificati vanno consegnati»
Il Tribunale dà ragione ai Riuniti

Il Tribunale di Bergamo ha stabilito che i certificati di regolare esecuzione devono essere consegnati immediatamente agli Ospedali Riuniti. E' questo l'esito del ricorso presentato dall'azienda ospedaliera cittadina contro Bergamos e contro la WMK Secur.

Il Tribunale di Bergamo ha stabilito che i certificati di regolare esecuzione devono essere consegnati immediatamente agli Ospedali Riuniti. E' questo l'esito del ricorso presentato dall'azienda ospedaliera cittadina contro Bergamos e contro la WMK Secur, azienda altoatesina che ha lavorato in subappalto al nuovo ospedale, quest'ultima condannata anche al pagamento di mille euro.

Nella motivazione dell'ordinanza, il Tribunale evidenzia che l'obbligo di consegna sussiste «a prescindere dal pagamento integrale del corrispettivo».

Non solo: il giudice ricorda come il committente (azienda ospedaliera) non sia tenuto a pagare al subappaltatore quanto è dovuto dall'appaltatore, in questo caso Bergamos, consorzio costituito da DEC e Sacaim. Il motivo? Non ricorrono i presupposti previsti dal terzo comma del Codice dei contratti pubblici. Ovvero: il bando di gara vinto da Bergamos non prevede che l'ospedale subentri in caso l'appaltatore sia inadempiente.

«Siamo molto soddisfatti che le nostre ragioni siano state riconosciute - ha commentato Carlo Nicora, direttore generale degli Ospedali Riuniti -. Abbiamo sempre agito all'interno delle regole e oggi è un dato oggettivo che, pur comprendendo le difficoltà dei creditori della Dec, non potevamo fare altrimenti. Ci auguriamo che l'ordinanza ora porti chiarezza e rassereni gli animi: l'ospedale non è la causa dei problemi e non può essere tenuto in ostaggio, le legittime rimostranze di chi attende di essere pagato vanno rivolte altrove».

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