Sci: addio stagionale unico
Polemiche, salta l'Orobie skypass

Colere molla (in polemica) l'Orobie skipass e la valanga non tarda a scatenarsi: anche le altre stazioni sciistiche coinvolte hanno deciso di rinunciare al biglietto unico, che dopo vent'anni non è più in vendita. È un punto di non ritorno.

Colere molla (in polemica) l'Orobie skipass e la valanga non tarda a scatenarsi: anche le altre stazioni sciistiche coinvolte hanno deciso di rinunciare al biglietto unico, che dopo vent'anni non è più in vendita. È un punto di non ritorno, almeno per quest'inverno: i nove comprensori sciistici che si riconoscevano nel biglietto corrono da soli.

Lo fanno le bergamasche (Presolana, Monte Pora, Colere, Schilpario, Gromo e Lizzola) e le bresciane: Borno, Montecampione in bassa Valcamonica e Val Palot, sui monti sopra Pisogne. La stazione di Colere era fondamentale per il progetto: uno sciatore su tre utilizzava infatti su quelle piste l'Orobie skipass, che in passato era stato venduto in 500 unità.

A sbattere la porta è stato Angelo Stabilini, presidente della Sirpa, la società che gestisce gli impianti di Colere: «Fare uno stagionale unico non ha senso - aveva spiegato qualche settimana fa - se, Orobie skipass a parte, qualcuno propone sconti che fanno fare la figura dei ladri a tutte le altre stazioni».

Il riferimento - senza giri di parole - è alla politica dei prezzi di Lizzola, colpevole di rovinare il mercato dopo che per il secondo anno consecutivo ha proposto a 99 euro il proprio stagionale (valido sulle sole piste della stazione, situata in comune di Valbondione). A Lizzola la voglia di giustificarsi è poca: «Fosse stato per noi - spiegano dalla stazione - l'Orobie skipass esisterebbe ancora. Quanto agli sconti, ogni stazione fa da sé e le nostre sono promozioni del tutto legittime».

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