Rischio valanghe? Provincia in azione
Soccorso Alpino, protocollo rinnovato

Parola d'ordine: agire in modo sempre più tempestivo e coordinato nelle zone impervie. Per questo la Giunta provinciale ha approvato il rinnovo del protocollo operativo con il Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico 6ª Zona-Delegazione orobica.

Parola d'ordine: agire in modo sempre più tempestivo e coordinato nelle zone impervie. Per questo la Giunta provinciale ha approvato il rinnovo del protocollo operativo con il Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico 6ª Zona-Delegazione orobica con particolare riferimento a interventi relativi al rischio valanghe.

Il protocollo è stato firmato giovedì 6 dicembre alla presenza dell'assessore Fausto Carrara e del delegato provinciale del Soccorso alpino, Renato Ronzoni. «Il protocollo operativo - illustra l'assessore Fausto Carrara - ha la finalità di unire le competenze di Provincia di Bergamo in tema di protezione civile e la pluriennale esperienza del Soccorso alpino; fare squadra valorizzando professionalità, nel rispetto delle competenze di ciascuno a tutela del nostro territorio e della nostra gente. In questo nuovo protocollo abbiamo inserito anche un concreto sostegno al Soccorso alpino finanziando un progetto specifico per l'acquisto di mezzi e attrezzature necessarie a garantire la piena funzionalità delle attività previste, finalizzato a integrare in modo adeguato le dotazioni dei volontari, e tale da rendere più efficiente l'intervento».

Il Soccorso alpino metterà a disposizione, «sia per le attività di prevenzione che in caso di emergenze - spiega Renato Ronzoni - i propri tecnici volontari e le centrali operative di Clusone e di San Giovanni Bianco e le sedi delle stazioni Valle Imagna, Oltre il Colle, Media Valle Seriana, Valbondione e Schilpario come luoghi da utilizzare come base operativa per la gestione delle emergenze».

Quanto ai compiti, «la Provincia continua nell'attività di coordinamento anche nei confronti delle altre organizzazioni di volontariato di Protezione civile iscritte all'albo regionale, ad esempio con il supporto con unità cinofile e volontari con preparazione e attrezzatura adeguata - commenta l'assessore Carrara -. Il sistema di cooperazione è efficace se tutti gli attori parlano lo stesso linguaggio e adottano le stesse procedure. Il supporto tecnico offerto dal Soccorso alpino è prezioso sia nella fase della previsione e prevenzione che nella gestione delle emergenze».

Il Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico è una struttura operativa del servizio nazionale della Protezione civile, svolge e coordina le attività di ricerca nel caso di dispersi in ambienti disagiati, impervi e ostili nell'ambito montano e ipogeo e in caso di travolti da valanga.

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