Parlamentarie, voto da delirio
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Se è davvero un cambiamento epocale, come sostiene Beppe Grillo, lo è forse fin troppo. Perché delle Parlamentarie non è che si sia capito granché. O, almeno, non riesce a raccapezzarcisi troppo l'uomo qualunque. Difficile registrarsi e votare.

Se è davvero un cambiamento epocale, come sostiene Beppe Grillo, lo è forse fin troppo. Perché delle Parlamentarie non è che si sia capito granché. O almeno, non riesce a raccapezzarcisi troppo l'uomo qualunque, che dovrebbe essere maggiormente coinvolto nella vicenda e che, un po' per noia e un po' per curiosità, decide un bel giorno di imbattersi in questa nuova avventura delle primarie online per il Parmanento lanciate dal Movimento 5 Stelle. Mentre per le Regionali il voto non è ancora partito.

L'idea è quella di candidarsi: lo possono fare tutti, dunque perché non anche io? Basta un computer e basta un minimo di competenza informatica: l'uomo qualunque può benissimo cavarsela. O forse no. Perché, in effetti, una volta aperto il sito del Movimento, iniziano le prime grane.

La prova registrazione della registrazione va a buon fine solo dopo il terzo tentativo. Quella di candidatura pure: perché chi non si è iscritto entro lo scorso 30 settembre (e in passato non è stato candidato alle liste grilline) può scordarsi la bella idea di essere premier o, comunque, di aggiudicarsi una poltrona.

Stesso vincolo per chi vuole votare: lo stesso vincolo temporale riguarda anche chi vuole esprimere la propria preferenza. Non resta dunque che navigare su e giù per il sito, con il rammarico di non potere partecipare.

Il racconto di tutte le prove su L'Eco di Bergamo dell'8 dicembre

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