Fials: «Basta con il disfattismo
ma troppi errori tecnici e politici»

La Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità (Fials) interviene in merito alle vicende del nuovo Ospedale di Bergamo. «Desolato e desolante - scrive il segretario provinciale Fials/Conf.sal Alfredo De Marchi - lo scenario che da tempo si presenta agli occhi dei cittadini e degli operatori sanitari del nuovo Ospedale. Riteniamo deprimente la presa di posizione inutile e pretestuosa assunta sulla data del trasloco (dicembre o gennaio cosa cambia ?) da un noto esponente politico in cerca di visibilità in vista delle imminenti elezioni Regionali. Cosi pure inconsistenti appaiono alcuni scritti di varie associazioni sindacali che si ergono al ruolo di falsi profeti e prevedono improbabili catastrofi se il trasloco si effettuasse a dicembre».

«Un autorevole esponente sindacale di una sigla corporativa, ma fortemente rappresentativa in ambito aziendale – aggiunge De Marchi - in sede di riunione di tavolo tecnico è giunto al punto di minacciare l'assurda proclamazione dello sciopero generale. Nulla di costruttivo in tutto ciò, ma solo vacue considerazioni che offendono e mettono in discussione la professionalità dei tecnici e la responsabilità della Dirigenza Aziendale e degli organismi preposti alla certificazione della totale messa in sicurezza della struttura».

La nota così prosegue: «Tutti noi vogliamo che il completamento della struttura avvenga a regola d'arte; tutti noi vogliamo che il Giovanni XXIII in tempi brevi sia Funzionale nella sua totalità e diventi il fiore all'occhiello dei servizi pubblici a disposizione della comunità Bergamasca. Ma per arrivare a ciò, almeno in prossimità della delicatissima fase del trasferimento dal vecchio al nuovo ospedale, occorre da parte di ogni componente della società civile nonché dalle parti sociali una buona dose di buon senso unita alla massima compattezza d'intenti costruttivi, e non disfattismo».

«Sulla complessa vicenda ancora permangono dubbi, incertezze e perplessità sugli errori tecnici quanto politici commessi dai vari organismi preposti. A cominciare dalla scelta della Trucca, i dubbi sulla progettazione e sulla corretta esecuzione delle opere, nonché gli eccessivi costi sostenuti: del perché non sia stato realizzato il sottopasso ferroviario previsto dall'accordo di programma ed inserito nel capitolo complessivo dei costi preventivi; del perché i costi previsti dei parcheggi quantificati in 18 milioni di euro siano lievitati fino a 26.500.000 euro. Opere e costi previsti nell'accordo di programma siglato il 7 Aprile 2000 che rientravano nel computo complessivo dei 385.675. 507 , 02 di euro previsti, ora lievitati ad oltre i 500 milioni di euro».

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