La lettera di una pendolare:
ogni giorno è una vera odissea

Spettabile redazione,
vi scrivo per portare la mia testimonianza sulla situazione di caos che in questi giorni si è venuta a creare nel trasporto ferroviario lombardo, bergamasco in particolare. Per motivi di studio tutti i giorni mi reco in auto alla stazione di Terno d'Isola, da dove prendo il treno per raggiungere Milano Porta Garibaldi lungo la tratta Carnate.

Come tutti i pendolari so a che ora esco la mattina, ma - ahimè - non so quando rientrerò la sera. Lunedì scorso, 10 dicembre, è stata una giornata da dimenticare. Già dal mattino si percepiva che la situazione non era delle migliori, con segnalazioni di ritardo fino a sessanta minuti in diverse direzioni, Bergamo compresa.

Lungo la giornata la situazione è degenerata: treni soppressi, ritardi, alcuni non annunciati e soprattutto nessuna informazione. Gli stessi addetti di Trenord non erano in grado di spiegare la situazione né di dare alcuna indicazione ai passeggeri. Sta di fatto che, in serata, all'ora del ritorno, il treno che sarebbe dovuto partire da Milano alle 17.31 diretto a Bergamo è stato cancellato; alle 18 ne era previsto un altro in partenza, ma non è mai stato annunciato e non è mai partito. Vedendo che la situazione non migliorava ho deciso di salire, alle 18.25, su un treno che percorreva la tratta via Treviglio arrivando a Bergamo, e non a Terno, dove avevo lasciato la mia auto, con un ritardo di un quarto d'ora.

Risultato: mi sono fatta venire a prendere alla stazione di Bergamo per poi farmi accompagnare a Terno, riprendere la mia auto e tornare finalmente a casa, ed erano circa le nove di sera. Per coprire una distanza di 40 km sono rimasta in giro quasi tre ore. Oggi la situazione si è ripresentata, per cui ho deciso di lasciar perdere il treno, per il quale ho peraltro un abbonamento, e prendere la metropolitana a Gessate per raggiungere Milano.
Giulia

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Anch'io sono un pendolare per Monza e posso dirvi che la collega pendolare da Ponte avrà probabilmente rivissuto oggi la stessa identica situazione di ieri (che io fortunatamente ho evitato): primo treno per Bergamo h 18.49 in ritardo di 20 minuti, pieno, colmo, caldo, nauseante. Dei precedenti non si è saputo nulla. E' incredibile. Io fortunatamente non devo prendere il treno tutti i giorni ma è pazzesco.

Non per vantarmi ma io sono un libero professionista e per ogni ora di lavoro che perdo sono dalle 30 alle 100€, altro che sconti sul biglietto! E non vi dico cosa fatturerei a Trenord se penso non al lavoro, bensì che quell'ora o meglio quelle ore le potevo passare con mia figlia di 10 mesi. Alla stazione di Monza da parecchio tempo una delle due scale del sottopasso del binario 4 (tra i più trafficati) è chiusa per lavoro. Già l'unico sottopasso è sottodimensionato.

Stasera si è proprio intasato e tante persone per prendere il treno salivano al binario 3 e attraversavano pericolosamente i binari. Due settimane fa è comparso un cartello del tipo “ci scusiamo per il ritardo, la scala riaprirà il 7 dicembre”. Col cavolo! E' ancora chiusa! Almeno togliete il cartello! Non vi vergognate nemmeno!!! Oltretutto sul treno del mattino per Milano, come spesso avviene, arrivati alle stazioni di Carnate o Arcore inizia a sentirsi un odore fortissimo e disgustoso, stamani talmente fastidioso che chi poteva si copriva naso e bocca, altri tossivano e si lamentavano.

Non vorrei offendere nessuno ma per un attimo ho pensato non tanto al solito carro bestiame ma a quello di deportati che poi vengono anche gasati. Io raramente devo arrivare a Milano, fortunatamente scendo prima, ma penso a quelli che restano... Dicono che siano le pastiglie dei freni surriscaldate e le prese d'aria che la prelavano da sotto i vagoni...che geni di progettisti!!! (e parla un ingegnere) Ci vuole tanto a posizionarle in alto, o usare pastiglie o sistemi frenanti adeguati, o disattivare l'aria in fase di frenata!! Certo se pensi a come viene gestita l'aria...inverno o estate che sia ci suo può ritrovare al freddo come a sudare.

Io sarei anche disposto a pagare di più per un servizio decente. Peccato che nella terza regione più ricca d'Europa! per andare a Monza posso prendere solo treni di questo tipo che ogni tanto devono stare fermi ad aspettare l'incrocio del successivo perchè ci sono ancora tratte a binario unico! Secondo me il Burundi a servizi ci fa un baffo. Volete costringermi a usare l'automobile!? In effetti in tanti arrivano a farlo, nonostante traffico e pericoli...nel 2012 (quasi 13) è davvero inaccettabile. Svegliamoci!

Claudio Onori

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