Ex postino di Azzano si sente male
Trovato morto nella sua auto

Venerdì era uscito di casa per fare alcune commissioni ma non era più rientrato mettendo subito in apprensione i familiari. Sabato, a Verdello, il drammatico epilogo: l'uomo è stato trovato morto nell'abitacolo della sua vettura, stroncato da un infarto.

Venerdì scorso era uscito di casa per fare alcune commissioni ma non era più rientrato mettendo subito in apprensione i familiari. Proprio perché molto allarmata dal mancato ritorno a casa dell'uomo, il giorno dopo, sabato, la moglie era andata senza indugio dai carabinieri per denunciarne la scomparsa. La stessa mattina, a Verdello, il drammatico epilogo: l'uomo è stato trovato morto nell'abitacolo della sua vettura, stroncato probabilmente da un infarto.

La vittima è Tommaso Esposito, un pensionato di 66 anni che abitava a Stezzano ma era originario di Azzano San Paolo, dove per molti anni aveva lavorato come postino. Il ritrovamento di Tommaso Esposito è avvenuto verso le 10,30 di sabato, in via Lombardia a Verdello. Alcuni passanti hanno notato l'uomo riverso sul sedile dell'auto parcheggiata nella via e hanno avvertito i carabinieri, i quali sono giunti sul posto assieme ad un'ambulanza del 118. Purtroppo per l'uomo non c'è stato nulla da fare e al personale medico non è rimasto che constatare il decesso del pensionato, avvenuto per cause naturali. Solo poche ore prima la moglie di Tommaso Esposito, Vaudelise, di origini brasiliane, si era recata dai carabinieri di Stezzano per sporgere la denuncia di scomparsa. Tommaso aveva infatti lasciato l'abitazione di via Marconi 46 il giorno prima e da allora aveva fatto perdere le sue tracce.

La salma è stata composta nella camera mortuaria del cimitero di Verdello e martedì mattina, nella chiesa parrocchiale di Stezzano, si sono svolti i funerali. Il feretro è stato poi portato al cimitero di Azzano per la tumulazione. Tommaso Esposito lascia anche due figli e un fratello. La sua drammatica scomparsa ha destato cordoglio ad Azzano, dove Tommaso era molto conosciuto soprattutto per la sua professione di portalettere, svolta per molti anni fino alla pensione. Precedentemente aveva anche lavorato come operaio nella carrozzeria Esposito di via Piave. «Era una persona simpaticissima, sempre con la battuta pronta - lo ricorda l'amico Giuliano -, gli piaceva la compagnia, far ridere gli amici. Era anche un grande tifoso dell'Inter e spesso andavamo allo stadio insieme, anche se da un paio di anni lo vedevamo poco».

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